lunedì 17 dicembre 2012

La tabellina dello zero










(il resoconto dell'incontro di giovedì 13 dicembre 2012 ai Magazzini Popolari di Casal Bertone, con un grazie a ecodellarete)


Me ne sono andato via con la tristezza di quando sei stato a visitare un parente in ospedale, sapendo benissimo (tu) che lui da lì non uscirà (perché il cancro è come le corna: l'unico a non saperne niente è quello che se lo porta addosso), ma per un quarto d'ora, parlando del più e del meno, hai sostenuto la conversazione sui progetti futuri del morituro, sfuggendo il suo sguardo, avido di una conferma che era oltre il tuo potere dargli...

Sì, sì, aspettiamo la Linke... o anche l'apocalisse Maya, che in fondo è un evento più probabile... e intanto giochiamo alla politica, che è un bel gioco di società, cervellotico, esclusivo e inutile, come il bridge...


(p.s.: può darsi che eco abbia in serbo qualche altro video dell'evento, lo posterò qui. Il video di Milano - Camera del Lavoro - sta subendo qualche ritardo per problemi tecnici, ma arriva, tranquilli, ci pensa il grande byoblu)

Addendum del 18/12: ho aggiunto gli ultimi due video. Purtroppo non sono in serbo, ma in italiano, e quindi, come giustamente nota istwine, non è che ci si capisca molto. Resta la tristezza.

117 commenti:

  1. Prof, quanto tempo. La vedo sempre più impegnato :) Complimenti per il libro che ha scritto, l'ho comprato e divorato e son soldi ben spesi davvero! Lo sto spammando in ogni dove!

    Ho una domanda che non c'entra con i video, ma col nostro comune problema luogocomunista. Ben sappiamo quali sono state le conseguenze del divorzio tesoro-banca d'italia. Ho già sistemato più di un ignorante sull'argomento.

    Ma mi son trovato spiazzato sulla seguente obiezione: posto che in italia il debito pubblico non é stato causato dalla corruzzzzione o dalla spesapubblicaabnormeeimproduttiva bensì dall'eplosione della spesa per interessi, perché altrove non é accaduto o é accaduto meno? In breve mi servirebbe sapere come nel resto d'europa o almeno nei pigs é stata affrontata la questione divorzio e perché (eccetto forse la grecia) nei loro casi il rapporto debito/pil non é arrivato al 120%... questione di tassi di interesse troppo alti e scelte politiche errate? Eccessiva ottemperanza ai dogmi liberisti europei da parte della nomenclatura ben oliata del pci?

    Grazie!

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    1. Beh se la Spagna non è arrivata al 120 e' perché è partita dopo. Nel 1975 noi eravamo a 60 e loro a zero. Franco non aveva bisogno di comprare consenso elettorale (non ditelo a Monti se no trova conferma alla sua idea che il debito pubblico si evita instaurando la dittatura...) Poi se noi siamo alti di debito pubblico sospetto c'entri il fatto che l'Italia non è un'OCA manco lei. I trasferimenti al sud si finanziano meglio piazzando BOT al nord e tassando un po' meno.

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    2. Ciao, mi permetto di darti una chiave di lettura, o perlomeno uno degli aspetti di un processo probabilmente multifattoriale. A partire dal famoso divorzio, come sappiamo i tassi di interesse sono schizzati e si è innescato il pernicioso meccanismo di fare debiti per pagare gli interessi, ma la nostra peculiarità ( e per la verità non ho informazioni sugli altri paesi ) è che le grandi aziende hanno visto il loro orizzonte temporale restringersi drammaticamente, ovvero hanno spostato grande parte degli utili sui titoli di stato, sottraendoli agli investimenti produttivi, questo ha causato diversi disastri:
      1) Aumento della disoccupazione - Aumento degli ammortizzatori sociali - aumento della spesa pubblica.
      2) Diminuizione delle entrate fiscali per aumento dei disoccupati
      3) Questi industriali da 4 soldi, prendevano in prestito massicce quantità di denaro con le quali acquistavano titoli di stato, quindi detraevano dal fatturato gli interessi pagati alle banche, per contro i titoli di stato non erano tassati, con una perdita netta quindi per il fisco.

      Qui hai già diversi argomenti, che magari non sono gli unici per spiegare l' impennata del debito, comunque se sommi: aumento dei tassi sui titoli e quindi interessi sul debito - aumento della spesa pubblica per ammortizzatori sociali - diminuizione delle entrate fiscali..... Non so, tu cosa ne dici ?

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    3. Mh... si, degli investimenti in titoli sapevo, ma la domanda é sempre la stessa... Perché altrove non é stato fatto o é stato fatto meno? Pecca della nostra classe dirigente o altro? E' un'informazione fondamentale per non ripetere gli stessi errori...

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    4. Beh per la verità direi complicità della classe politica e bancaria (le banche prestavano quantità assurde di denaro ai soliti noti pur sapendo a cosa servivano), per quanto riguarda i politici mi ricordo i dibattiti in cui il PC chiedeva di tassare le rendite finanziarie, anche dei BOT e gli interlocutori inorriditi dicevano che non si poteva fare perchè erano il tipico investimento delle famiglie italiane ben sapendo che si poteva differenziare la fiscalità tra famiglie ed imprese, in ogni caso il peccato originale fu il divorzio, come dice chiaramente Galloni, lui previde tutto e lo disse e per questo fu fatto fuori, quindi bisognerebbe chiedersi perchè fu fatto. In ogni caso da quello che mi risulta, con modalità diverse ma il debito pubblico è cresciuto in tutti i paesi occidentali durante gli anni 80.

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  2. A Eco ancora una volta grazie e rigrazie. E, nel concreto, riprendo la proposta di un Goofy in un commento recente:

    Eco avrà senz'altro delle spese a cui mi sembrerebbe più che giusto partecipare.

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  3. Curiosità da analfabeta: perché, cliccando qui sui video o sugli stessi nel blog di Eco, spariscono le immagini e non si sente nulla?

    Due li ho seguiti cercando (in)direttamente su youtube. Potrebbe essere un sopraggiunto guasto/difetto al mio computer?

    Grazie.

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  4. Ma poi perchè Gianni continuava a ripetere che l'unica proposta del libro è "ognuno per la sua strada", si è pure riletto l'ultimo capitolo del libro mentre parlava Ferrero e poi ha ripetuto questa assurdità !!!
    P.S. sublime poi l'idea di Ferrero di violare i trattati per poi mettersi a discutere con Angela....

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    1. Mi permetto di risponderti io. Sta cercando una motivazione alle sue convinzioni, ripetendosi continuamente quella frase per darsi ragione. E, ovviamente, alla fine la dice, perchè: ricorda solo quella.

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  5. Caro Alberto, ho 68 anni, una licenza di scuola media e il fisico appesantito da una vita di lavoro nei campi,
    ma la testa è ancora in grado di capire quanto bene sta facendo a tutti noi. La seguo da alcuni mesi armato di vocabolario e buona volontà (sono a metà del suo libro) e mi permetto di scrivere queste righe perchè, mentre vedevo i video dell'incontro ai Magazzini Popolari Casal Bertone, mi sono ritrovato con le lacrime agli occhi.
    Io sono di Sinistra, perchè in tutta la mia vita ho amato condividere con gli altri il pane,le gioie e la fatica. Vedere ora come ci stiamo facendo del male, per me non è solo tristezza ma anche una rabbia infinita.
    La ringrazio sinceramente con tutto il cuore.
    Antonio Mazzanti

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    1. Io ringrazio lei perchè è un'emozione, ed onore, conoscere persone come lei

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    2. @ Pippo74 (18 dicembre 2012 00:12)

      “Tanto di cappello”

      Mi associo.

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    3. Sono passati sei mesi ma meglio tardi che mai mi associo pure io: "Tanto di cappello".
      Mi associo pure a Saverio, emozione ed onore, è proprio così.

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  6. vi posto quello che a me sembra un esempio di come il fatto faccia informazione . Si mettono due argomenti scorrelati tra loro, ovvero lo sciopero ad oltranza di medici e farmacisti per i crediti che hanno verso lo stato Greco e che ammonta a 300 milioni di euro e successivamente la notizia che in Grecia è stata completata la barriera anti-immigrati il cui costo è di 3 milioni di euro. Non mi interessa qui commentare l'utilità o l'opportunità di un'opera simile nè la sua efficacia, ma solo segnalare come questa notizia messa in fondo all'articolo induca nel lettore l'associazione di idee per cui la colpa delle sofferenze greche sia dovuta agli sprechi per delle opere inutili.

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  7. Come la vede una collaborazione con Paola Musu, professore? Ci buone sono possiilità?

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    1. Ho atteso fin d'ora, ma lo sapevo, il commento di Benigni all' articolo 11 della Costituzione. Mi volevo far del male ancora un po' e sono stata accontentata. Un'interpretazione decisamente diversa da quella della Musu. Non sono riuscita a finire di sentire e, da disco rottissimo, mi domando perche'. Perche' non si possa ammettere di aver sbagliato e ricominciare umilmente, perche' peggio di chi mente per interesse economico diretto c'e' chi si crogiola nella sua dissonanza cognitiva e, dagli un palcoscenico e una rete nazional popolare, infiorisce la propaganda di regime di una sovranita' che si apre al mondo, in nome di un' Europa e di una moneta che garantisce la pace da ben sessant'anni.
      Meglio combattere la moneta unica con i numeri della sua insostenibilita', perche' stanno svuotando e cambiando di significato i concetti e valori di sovranita' e democrazia, mi pare li vogliano tradurre con nazionalismo fascista.

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  8. Salve Professore, sono un lettore silenzioso e scrivo un commento qui per la prima volta, travolto dalla sgradevole sensazione di star giocando una partita truccata dal proprio allenatore che stavolta te lo dice pure in faccia.

    D'accordo con Lei sul commento finale del post, faccio una agghiacciante considerazione: se si vota monti, andiamo a carte 48; se si vota berZani (cioè monti), andiamo a carte 48; se si vota silvio (cioè monti), andiamo in braccio a caron dimonio; se si vota montezemolo/casini (cioè monti) idem con patate; se si vota giannino, argh!; se si vota tremonti, peggio che andar di notte; se si vota l'ortottero... te prego!; se si vota una di quelle microliste che getterebbero volentieri l'euro nell'acheronte si fa solo un bel sogno...

    Insomma, è evidente che già siamo ricoperti di pastella e pronti per la frittura, però nel frattempo vorrei chiedere quale accompagnamento musicale mi consigliate per la nenia piùeuropacastacriccadebbbbbitopubbblicobbbbruttoCORUZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZIONE.

    La ringrazio anche a nome di mia nonna (83 anni, terza elementare), che nel 2002 era convinta che ci stessero rifilando una sòla ed ora, guardando i sui video, ha capito anche i motivi specifici.

    P.S.: libro illuminante!

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  9. Esiste un modo per recuperare la sovranità monetaria senza uscire dall'euro?
    Secondo me questo modo esiste e richiederebbe l'intervento di nuovi provvedimenti legislativi a livello nazionale, non Europeo. Come? Nessuno ci obbliga a pagare le tasse in euro, quindi basterebbe creare una banca centrale (soggetta al potere legislativo ed esecutivo nazionali) e una moneta (poniamo la lira) da usare per pagare le tasse, ma utilizzabile anche negli scambi del settore privato. Il produttore e il commerciante di beni e servizi accetterebbe la moneta in questione in quanto gli servirebbe comunque per pagare le tasse. Verrebbe introdotta nel settore privato come valuta complementare, inizialmente come “salario aggiuntivo” dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, poi in un secondo tempo in tutto il settore privato.

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    1. Vuoi una risposta concisa? No. Questa soluzione non risolve assolutamente le criticita' che impongono il disfacimento dell'euro (dalla bilancia dei pagamenti al recupero di produttivita').

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    2. Scusa, e con il debito di 2000 miliardi di euro cosa ci fai? Come li paga, lo Stato, gli interessi su quel debito, se riscuote lire dai cittadini? Ed il capitale?
      Dovrebbe ripudiarlo. Ma una volta che ripudi il debito, nell'euro non ci rimani più, se non altro perché ti cacciano gli altri paesi.

      Di fatto, sarebbe un'uscita disordinata dall'eurozona, ed anche concepita male politicamente, perché le controparti potrebbero accusarti di avere agito unilateralmente senza provare prima una concertazione ed avrebbero buon gioco nello scaricarti addosso tutta la responsabilità politica dello shock economico che ne conseguirebbe.

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    3. E invece quello che propone Luca Grignani si può fare e potrebbe proprio essere la soluzione giusta. Va però integrato con un elemento importante: l'utilizzo della valuta complementare per ridurre il cuneo sul costo del lavoro, appunto per risolvere i delta di produttività tra paesi che (dice giustamente brainontherun) sono la criticità da risolvere per rendere il sistema sostenibile.
      Il tutto può assumere questa forma:
      http://www.facebook.com/#!/notes/marcocattaneo-ccfperrisolvereeurocrisi/certificati-di-credito-fiscale-lo-strumento-per-la-soluzione-delleurocrisi/101096640054008
      Ho proposto ad Alberto Bagnai di aprire un goofydibattito su questo progetto - fammi sapere Alberto, grazie !

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    4. Hai inventato il gold standard.

      Franco

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    5. Caro Marco, il paese con il cuneo fiscale più esiguo era l'Irlanda, come ci ricorda Claudio Borghi. Un dibattito su questo tema quindi, te lo dico con franchezza, non mi interessa. Ovviamente ti ho dato modo di esprimere la tua posizione, ma se ti interessa portarla avanti ti suggerisco di seguire il mio esempio: aprire un blog è gratis. Aggiungo (erga omnes) che non mi piacciono le etichette: il nome di questo blog non è e soprattutto non vuole essere il "brand" di un pensiero (pseudo)rivoluzionario. Qui c'è solo economia del tutto standard, proprio quella che insegna che i problemi di partite correnti si risolvono col tasso di cambio...

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    6. Perché no?
      Un beneficio ad esempio sarebbe il non dover più emettere titoli di stato per finanziare la spesa governativa, basterebbe accreditare le lire “complementari all'euro” in quantità necessaria al fabbisogno direttamente sul c.c. Del Ministero del Tesoro. Un altro vantaggio deriverebbe dalla riduzione della pressione fiscale e dalla possibilità di applicare politiche di sviluppo di spesa pubblica e finanziamento dell'impresa. Si tratta in fondo di far circolare moneta in lire parallelamente alla moneta in euro e se hai creato moneta buona (lire) scaccerai quella cattiva (euro), insomma una specie di cavallo di troia che condurrà l'euro all'estinzione. O forse non sarà necessaria l'estinzione se la coesistenza si prospetterà come più favorevole al benessere generale.
      Inoltre un compratore estero potrebbe trovare conveniente acquistare nostri beni e servizi con la suddetta lira anziché con l'euro.
      Per quanto riguarda il debito denominato in euro continuerei a pagarlo esattamente come lo pago oggi, ma sicuramente, non dovendo emettere titoli in sovrappiù, eviterei di farlo crescere e di pagare inutili interessi.
      Il contenzioso non ci sarebbe perché adottando la moneta unica, non ci siamo impegnati legalmente anche a non adottare parallelamente nessun altra moneta.

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    7. Grazie della risposta Alberto. Consentimi solo di dire che mi pare ci sia un difetto nella tua replica: l'euro e' in crisi perche' manca un meccanismo di flessibilita' che compensa le variazioni di CLUP. Il punto non e' se parti alto o basso con il cuneo fiscale, e' se hai spazio per modificarlo in modo da riallineare le competitivita' tra paesi. La mia proposta mi pare dimostrare che per l'Italia c'e' - e probabilmente anche per la maggior parte degli altri paesi in crisi dell'eurozona. Se hai ravvisato che cosi' non e', ti sarei grato se mi indichi l'errore nel mio ragionamento. Rispondimi privatamente se preferisci. Grazie ancora, Marco.

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    8. Non vorrei iniziare a smoccolare di primo mattino... una domanda non retorica a tutti coloro che continuano a riconoscersi in frammenti dell'attuale sinistra politica italiana: per quale motivo continuare a ricamare su variazioni ipoteticamente sostenibili in materia di parità valutaria? Basta, per favore. Altrimenti se il PD se ne esce con una proposta di Euro dal volto umano (che è più o meno l'idea di Ferrero) finite pure per discuterne.
      La cosa assurda è se qualcuno venisse a proporvi un nucleare a fissione "verde" non ve la berreste neanche morti (giustamente)....

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    9. Ma perchè tutta questa sindrome di Stoccolma per una moneta?
      Si esce e basta.
      Se serve un supporto psicologico non credo sia il blog adatto.

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    10. @luca grignani

      Caro Luca, rinuncio a farti notare la scortesia di voler comunque parlare di argomenti che non mi interessano. Ti do voce perché è meno fastidioso delle querimonie assurde e insensate alle quali ti abbandoneresti se non lo facessi, ma devi capire una cosa: IL GENIALE PROGRAMMA ECONOMICO DI UNA PERSONA CHE STA SOTTO LE MEDIANE ANVUR A NOI QUI NON INTERESSA.

      Non vorrei però darti l'impressione di utilizzare l'arma preferita di certi tuoi colleghi, cioè l'attacco personale, e ti spiego subito cosa c'è che non funziona (banalmente) nella tua proposta.

      Non mi risulta che l'attuale ordinamento europeo consenta agli Stati dell'Eurozona di emettere una valuta "nazionale". Il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea chiarisce che negli Stati la cui moneta è l'euro questa moneta è da considerarsi unica. L'introduzione da parte di uno Stato membro dell'Eurozona di una moneta "parallela" configurerebbe quindi una violazione del trattato, con quale risultato?

      Quello di produrre una moneta che sarebbe fatalmente percepita come "cattiva" (perché potenzialmente soggetta a rischio svalutazione, a differenza dell'euro, e non commerciabile internazionalmente), e quindi con i noti fenomeni derivanti dalla legge di Gresham. Nessuno vorrebbe questa "moneta", tutti vorrebbero in realtà euro, per evitare perdite in conto capitale, indipendentemente dal fatto che con la "moneta" italiana fosse possibile pagare le tasse. Punto.

      Se non voglio discutere il programma MEMMT in toto è perché parte da un'ipotesi dilettantesca e reazionaria (quella che la crisi dell'eurozona sia una crisi di debito sovrano). E, perdonami, se non voglio discuterlo in toto, non voglio nemmeno discuterlo in dettaglio. Mi fa perdere del tempo prezioso. Perdonami, ma preferisco dedicarlo ad altro.

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  10. Se davvero il sellino ha letto il libro (mi tengo il dubbio, nonostante le sue dichiarazioni) si può solo dire che, a differenza di qualsiasi lettore del "Tramonto" interessato alla buona sorte del nostro paese, evidentemente non ce la fa proprio a unire i puntini. Pace a lui (e molta rabbia a noi, purtroppo).

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  11. eppure io la trovo così chiaro e convincente che mi vengono quasi i brividi, non so se mi fa questo effetto perchè quando sono approdata al blog la mia mente era quasi una tabula rasa, libera da condizionamenti (perchè fondamentalmente ignorante in materia e anche disinteressata) ma desiderosa di capire che cosa stesse succedendo. Insista, la tenacia non le manca e neanche il nostro sostegno!

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  12. Tristezza, infatti, quel senso di patetico, da raduno reduci di un passato che non può tornare, destinati a raccontare e raccontarsi il nulla. Come possono illudersi che un giorno il popolo non chiederà conto di questo?
    Non potranno dire : non sapevamo...
    Non potranno dire : non vedevamo...
    Non avranno scusanti, quello che sta accadendo in Grecia è orrendo ( macelleria è un eufemismo io la definirei vivisezione) ma anche chiaro, evidente, lampante, eppure le sinistre europee sembrano inermi, lasciano alle destre il ruolo di forze di contrasto (è anche un tantino paradossale sentir dire a B. qualcosa di sinistra).
    But the question is : PERCHE'? La domanda può sembrare retorica (lo intuiamo il perchè) ma non vuole esserlo, : non dovremmo mai smettere di domandare, perchè? Finche nelle loro teste non risuoni come un urlo, come un'urgenza ineludibile: tipo un'ossessione.

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    1. Perchè?

      Sono vittime del principio di Peter :-)


      http://it.wikipedia.org/wiki/Laurence_Peter

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    2. Esistono ancora destra e sinistra?

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    3. C'è una sola risposta: informare, informare, informare. Quello che sta facendo il prof. e noi con lui. Andare in giro a rompere teste "di sinistra" e cercare di far entrare qualcosa. Se siamo quattro gatti siamo "una forza eversiva", se siamo abbastanza diventiamo "l'espressione di un disagio reale... un punto di vista che deve essere considerato". Funziona sempre così.
      E poi, ovviamente, c'è il fatto che il crollo dell'euro è scritto nei manuali e si avvicina, qualsiasi cosa dica chiunque.
      Ma hai ragione, è molto triste.

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    4. Perchè ? Forse perchè nella "sinistra" esistono due anime che,aimè,portano entrambe l' acqua al mulino dell' Europa ? Da una parte abbiamo gli "ex", che ancora pensano di doversi far perdonare le colpe del passato e hanno virato di 180° dedicandosi completamente alla cura del capitale, piuttosto che dei lavoratori, quelli del PD, per intenderci, che sono tutti figliocci di Napolitano e dell' ala migliorista del PC, Napolitano, che insieme a Segre, già negli anni 60 -70 si era lasciato solleticare dai progetti di eurocomunismo lautamente finanziati da fondazione Agnelli, Rockfeller, con il beneplacito del CFA americano ed Henry kissinger (ma lo sappiamo che quando un capitalista ed un comunista si siedono ad un tavolo, c'è sempre uno che perde e non è il capitalista)....questi sono persi per la causa, scordateveli. Dall' altra parte abbiamo delle forze di sinistra che, grazie anche alle basi gettate allora da questo lavoro ai fianchi, sono ormai relegate nel limbo del 2% e contano come il due di coppe e che purtroppo sono ancora legati ad una idea fuorviante di internazionalismo delle forze di sinistra e sempre costantemente spaventati dai nazzzzionalismi.

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  13. Magari fosse come il bridge: ci sarebbe dell'intelligenza. Sterile, infeconda, ma intelligenza! Qui invece tutto è diventato un format televisivo, per giunta mutuato dal calcio. Dovrebbero copiare da lì pure l'espressione calcio giocato e calcio parlato: Monti fa la politica giocata, questi quella parlata.
    E daje ad adeguarsi... Altro che complotto, questi stanno a dire sempre le stesse cose semplicemente per rispettare il format!

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  14. Comunque il gesto con cui Alberto si toglie gli occhiali è oggettivamente terrificante, quasi quanto gli "argomenti" marziani

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    1. Lì per lì non ho compreso subito quel gesto di togliersi gli occhiali per poi rimetterli. Poi ho capito che stava effettuando il cambio di personalità. Dal fratello buono a quello cattivo. O detto altrimenti: entrava in scena er cavajere nero :-)

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  15. Paragone (quello letterario) un tantinello lugubre, ma realistico nella dinamica (succede proprio così)

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    1. Sai, ho letto Rilke, e poi ero, per così dire, fresco di studi...

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  16. Povero Ferrero, è riuscito a dire che lei è un sostenitore dell'idea Bce lender of last restort. In compenso non è riuscito a mettere un congiuntivo manco a pagarlo.

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  17. Oddio... si oscilla tra "obiettiamo e trattiamo" (un poco come la direzione PD, che ha votato il fiscal compact tanto poi si ridiscute, vedremo...) e "riprendiamo il controllo sul debito (in euro restando nell'euro) e mettiamo dazi" (praticamente Hoover: gold standard e protezionismo)... no, mi sa che non votero' rifondazione...
    Era meglio se non vedevo il video, ha peggiorato una giornata gia' abbastanza deprimente...

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  18. è online il video successivo http://www.youtube.com/watch?v=NSePeH87QDA&list=UU2eQz5BVRr8IeSVQxMkNjCQ&index=1

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  19. È utile scontrarsi muro contro muro?
    Forse dare agli adoratori del “totem” la sensazione di non toccare il loro feticcio, magari togliendoglielo con astuzia, potrebbe essere un buon compromesso.
    Non credo sia necessario dire che BISOGNA uscire dall'euro, ciò che conta è farlo, ovviamente dicendo a gran voce di voler restare nell'euro.

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    1. Sentimi bene: a me questa storia della "real politic", secondo la quale conta il fine e non i mezzi ha un pò scassato gli ammenicoli.
      La vogliamo capire che il problema non è solo uscire dall'euro, ma evitare che in un futuro neanche tanto prossimo ci venga riproposto qualcosa di peggiore??
      Che cosa ha impedito all'Italia, dopo l'infausta esperienza dello SME, di ripiombare nel baratro dopo nemmeno 10 anni? NULLA, il NULLA assoluto.
      E perchè? semplice, anzichè sviluppare un antidoto al virus abbiamo solo permesso al paziente di morire una prima volta.
      E la prossima volta? Cosa si inventeranno per scongiurare una qualsiasi via di uscita? La lobotomizzazione dei neonati alla nascita? Così nessuno potrà mai capire cosa verrà deciso ai piani alti?
      NON esiste più alcun compromesso, la gente si deve svegliare e si deve svegliare tutta!

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    2. Sì, anche a me questa "botta" di Realpolitik dà il voltastomaco. Questo blog parte dal presupposto di dire le cose come stanno. I fini politici che dicevano nuora perché suocera intendesse sono quelli che ci hanno messo nella merda nella quale siamo.

      Al di là di questa considerazione generale (non si può lanciare un manifesto con toni tanto enfatici, e poi confessare di voler sostanzialmente aggirare il punto principale del problema), nella nostra discussione sarebbe sempre opportuno tenere distinto e in evidenza l'aspetto politico e quello tecnico.

      Una proposta politica "a due stadi" è quella di Sapir (vedi le istruzioni per l'uso), che propugna un recupero di sovranità tramite disapplicazione dei trattati, ma per stampare euro, non una moneta che nessuno vorrebbe. È la proposta che oggi viene riscoperta da rifondazione, ma che data di circa un paio di anni e che era larvatamente nel programma del Front de Gauche. Se vogliamo parlarne...

      Ma in Italia non mi sembra sussistano le condizioni per una sua applicazione, come ho detto a Ferrero.

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    3. Cito solo una frase:

      "Non credo sia necessario dire che BISOGNA uscire dall'euro, ciò che conta è farlo, ovviamente dicendo a gran voce di voler restare nell'euro."

      E ti dico, Luca, la mia personale opinione al riguardo.

      Questa "Realpolitik" di cui parli la adottammo, ad esempio, dopo il 25 luglio del 1943, quando preparavamo l'armistizio mentre dicevamo ai tedeschi che saremmo rimasti sempre al loro fianco. Ora, ti basterà aprire un libro di storia, anche di "quelli del liceo", per capire quanto sia particolarmente infelice e rischiosa la posizione di apparire come traditore da una parte e dall'altra. Ed a cosa ha portato.

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  20. a beneficio di chi non usa twitter, claudio borghi ha linkato questo articolo 'simpatico' : http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/12/sinn-la-germania-deve-dire-solo-no.html

    cos'altro c'è da capire?

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  21. Che ruffiano Ferrero......PRC ha votato tutte le leggi funzionali a Mastricht Pacchetto Treu,riforme varie delle pensioni,le varie sriforme della giustizia e della scuola,hanno accompagnato pari pari il primo governo Prodi fino all'eurotassa,poi su Lisbona sono morti prima di far qualcosa per o contro........Ma lui forse non se ne è accorto!Poi che di ipotesi di smontaggio dell'€ è ormai un pò che si parla di 8 Settembre e 25 Aprile,forse il soggetto non ha capito che per i loro sbagli bisognerà pagare un conto prima di riprendersi,ma a lui conviene omettere forse.Poi che sull'inflazione e la scala mobile si avvicina "sinistramente" ad Andreatta magari non è in grado di capirlo.Forse bisognerebbe raccontargli che il Belgio ha la scala mobile eppure l'inflazione è sempre stata più bassa negli anni successivi all'abolizione in Italia!mannategle a neuro!

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  22. D'in su la vetta dell'Europa uccisa
    professore solitario alla finiftra
    cantando vai finché non muore l'€


    Ma quei no 'o capischeno :(

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  23. Purtroppo c'è bisogno di loro. Occorre insistere un po’. Forse presto capiranno. O hanno già capito ma chiedono ancora l’elemosina? Forse la seconda che ho detto. Una delle ultime dichiarazioni di Di Liberto chiarisce qual è l’obbiettivo: andare in parlamento.

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    1. Ciao Marco hai bisogno che qualcuno ti ari il campo col vomere di legno?Su trovi un pò di manodopera.Anche se trovo che il detto "braccia strappate all'agricoltura" riferito a lor signori,potrebbe risultare offensivo nei confronti di persone come Antonio Mazzanti che sicuramente sa che per arare i campi bisogna aver conoscenze che quelli li non hanno.

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    2. Saranno necessari alcuni risciacqui prima di avere un Parlamento degno di una democrazia ricostituita.

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    3. E noi non ce li mandiamo in parlamento...

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  24. Sinceramente non capisco cosa vuole Gianni. Dice una cosa e subito dopo il contrario. E' troppo affezionato all'idea dell'internazionalismo operaio, che in questo momento non c'è e non so se mai c'è stata, se non nella loro testa che vive di nostalgia. Non si rende minimamente conto che questa Unione Europea rappresenta tutto quello che una sinistra degna di questo nome dovrebbe combattere. Credo che la teoria del multiverso in questo caso rappresenti bene la situazione: questi vivono su altri mondi, ma ogni tanto te li ritrovi su questo pianeta quando devono controllare che il loro piccolo posto al sole non vada in frantumi. Fiorella

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    1. In effetti anche io sto aspettando gli altri video in serbo di cui parla Alberto nel post scriptum, perchè di quelli in italiano non ci ho capito un cazzo.

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  25. A proposito del ditino levato in faccia alla Merkel dalla sinistra del "più Europa" per dirle che "Non si fa così", e della tabellina dell'uno (e qualcosa, forse 2) quale percentuale elettorale di queste "vecchie volpi", insomma, a proposito dei "rapporti di forza", mi viene in mente l'aneddoto su Stalin e il Vaticano. Pare che, racconta Churchill, a Yalta i delegati delle potenze vincitrici si fossero protratti a discutere sullo statuto giuridico da conferire al Vaticano. A un certo punto, Stalin intervenne e, tagliando corto, domandò ironicamente: "Ma quante divisioni corazzate ha il Vaticano?"
    Bene, cambiando gli attori in scena e la fase storica, ce la vedo la Merkel chinarsi verso il suo Ministro delle Finanze, o sussurrare all'orecchio del presidente della Bundesbank: "Ma quante divisioni corazzate ha 'sto Ferrero?". Perché cambia la storia, ma il linguaggio che il Potere continua a intendere è sempre quello: i "rapporti di forza".

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    1. Uhm però in effetti i rapporti di forza van calcolati bene, perchè nonostante le divisioni corazzate l'URSS nun ce sta ppiù, er Vaticano invece...

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  26. come dice il prof questo blog non è, ne vuole essere un brand rivoluzionario, ma postare certi video............
    che tristezza con questa sinistra,se ancora così può chiamare,
    mi sa che la presa della Bastiglia è lontanissima,
    aspettiamo fiduciosi, come Noè, il diluvio.

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  27. Andare nel recinto dei lupi sperando diventassero agnelli,era molto arduo sperare in qualcosa di diverso,come insegnare a un moscerino ad evitare di spiaccicarsi nel parabrezza in autostrada.
    Ma bisogna perseverare.

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    1. Ma quali lupi, magari fossero lupi...sono randagi e pure disperati. Ma il pubblico capisce.

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  28. La battuta di Ferrero sull'utopia capitalistica che consisterebbe nel voler passare dal D-M-D' (spendo una quantità di denaro D per produrre una merce dalla cui vendita ricavo una quantità di denaro maggiore D') al D-D' l'avevo già sentita, e mi pare pure carina, ma mi sembra sia in contraddizione con l'altra sua idea che l'Europa trasformata nel lebensraum dell'industria tedesca debba fallire per mancanza di domanda esterna: in realtà si tratta di due modi diversi per ottenere lo stesso risultato e cioé un aumento della ricchezza relativa.

    Negli Stati Uniti hanno capito da tempo che creare le condizioni perché il passaggio D-D' possa avvenire, mediato o no dalla produzione di merci, anche attraverso una successione di bolle, anche con la domanda pubblica, è necessario. In Europa invece non si è ancora capito che in fondo alle deflazioni competitive c'è il fascismo e/o la guerra.

    Come si fa ad auspicare una separazione consensuale quando quello di cui ci si dovrebbe innanzitutto meravigliare è l'unione consensuale?

    P.S.
    Gli economisti hanno capito che un sistema di cambi fissi come il gold standard ha un bias deflazionistico fin dal 1752? Cioè a partire da cosa? :)

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  29. Il grafico di cui parla Gianni probabilmente è quello di questo articolo di Krugman:
    http://krugman.blogs.nytimes.com/2012/01/28/the-worse-than-club/

    P.S.
    Il mio commento precedente è un po' dadaista... :-)

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  30. Secondo me vi state confondendo troppo con chi è prigioniero di se stesso.Inoltre ho notato che l'unico "proletario" presente fra gli intervistati scriveva con una bic.

    Alberto sotto l'aspetto della comunicazione migliora di intervista in intervista,l'unico consiglio che mi sento di dargli da osservatore è quello di non divagare con battute che tendono a dare dell'incompetente ai suoi interlocutori sopratutto quando non è attacato (Gianni magari se li meritava più di Ferrero che dai video mi sembra che mantenga un atteggiamento tutto sommato umile anche se è un segretario di partito),basta dire che non è di sinistra e non è equo appoggiare politiche che competono sui mercati basandosi solo e soltanto sulla deflazione del salario.

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  31. Onestamente però devo dire che ci si poteva aspettare di peggio: un anno fa probabilmente il prof. si sarebbe beccato qualche insulto più o meno velato, ora invece le vocine erano assai più flebili e le teste disposte a ragionare.
    Della serie, 'si fa quel che si può', gente...

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  32. Che delusione l'ultimo articolo di Cesaratto...
    Difficile credere che l'autore sia lo stesso che a fine luglio scrisse il pezzo sull'euro Reagan europeo.

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    1. Il Reagan europeo è un'altra di quelle cose che uno poi non capisce, stante che Reagan fu, a giudicare dai deficit pubblici, il meno europeo di tutti i presidenti statunitensi. A me ricorda più Clinton.

      "Perché il PD non raccoglie le migliori menti europee – e magari quegli economisti che in Italia hanno visto meglio e prima come stavano le cose - a sostegno di un avanzato programma economico da costituirsi come l’agenda europea del futuro governo italiano? "

      Perché sono questi qui

      Sinché questi non si mettono d'accordo con la storia italiana, non è possibile avere un dialogo. Populismi, demagogie e varie etichette. Quello è un populista, gli altri hanno svenduto il paese, ma quello è un populista. Allora uno guarda cosa significa populismo e non è che nacque come qualcosa di negativo, anzi, aveva un senso, per certi versi. Però l'etichetta funziona, funziona anche dire che l'entrata di Berlusconi danneggia il dibattito politico, dimenticando che non c'è nessun dibattito politico quindi non si capisce come possa danneggiarlo.

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  33. Offro a tutti un po' di colore quotidiano. Questo è il mio secondo commento qui, il secondo in un paio di gloriosi mesi di frequentazione di goofynomics che mi ha permesso, finalmente, di iniziare ad affilare gli strumenti per dibattere (leggasi scagnarare) con amici, conoscenti, colleghi, nemici, nonni, writers, bidelli, anarchici, frequentatori di centri sociali, vegani, mucche e nematodi a proposito di quello che prima sentivo a pelle, cioè l'incompetenza criminale della nostra politica, informazione, tecnocrazia e via così. Dunque, circa cinque ore fa ero tranquillamente impegnata nella preparazione dello yogurt greco (solidarietà, sì...) che mia madre voleva per il compleanno, quando distrattamente ho sentito alla tv una delle solite proiezioni di voto, stavolta al ritornello di "chi ti piacerebbe di più come premier nel 2013". Al sentire una cosa come 40% di preferenze per Monti e 20% per Bersani, non solo la mia serata è andata a culo, ma pure lo yogurt (giuro) si è sfasciato, evidentemente sdegnato della sorte che stiamo per subire, al pari dei suoi connazionali. Vabbè. Medito sulla sensibilità dei fermenti lattici e mi ritiro in camera. Uuuh, aggiornamento di Goofy, guardo subito.
    Ecco, ora sono le tre i mattina, ho diciannove anni, studio per vocazione le due lingue degli invasori più un'altra lingua di futuri invasori ma generalmente più mafiosi, alle condizioni attuali so che non avrò mai un lavoro né dei figli né una casa né altro, non ho mai votato e ancora prima di iniziare a farlo mi sono già definitivamente, francesemente scassata il cazzo di questo carosello, e di scannarmi con quelli che ci credono, ma continuo a farlo, perché mi fa troppo ridere.
    Io davvero non ce la faccio, vado a reagire come Nanni Moretti quando vince Berlusconi in "Aprile", l'unica alternativa possibile prevede spaccamenti di facce piddine.
    Ma che devo fare?
    Caterina

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    1. Dear Caterina, peccato per lo yogurt (finalmente senz'acca)
      ma bastava andare qui che avresti visto - ad esempio- che nel sondaggio IPR del 12/12/12 che i potenziali elettori di una lista Monti sono il 9%.

      Abbi fede nel sol dell'avvenir,... e se propio ti piace la radio metti Virgin Radio!

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    2. I media nostrani mentono su tutto, figuriamoci sui sondaggi. Berlusconi vuole Monti, Bersani vuole Monti, il "centro" vuole Monti e questo si dimette senza essere stato sfiduciato dalle camere. La verità è che la mossa serve per andare a votare a Febbraio con la neve, per la prima volta nella storia della repubblica. Costringe anche i movimenti all'impresa di raccogliore 120k firme per poter presentare le liste, in 2 settimane scarse sotto Natale e senza autenticatori. Se i Sondaggi fossero veri non avrebbero utilizzato questi giochetti. Continuiamo a informare, sempre più persone che conosco da Gennaio passeranno in cassa integrazione, la situazione è grave e la gente non è così stupida come chi la governa.

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    3. @Alessandro Calvi

      Spero fermamente pure io che il PD sottovaluti ampiamente il proprio elettorato. Ed in ogni caso (per nostra fortuna) non perdono il vizio di adottare strategie totalmente fallimentari.
      Ora: se, come è probabile, Monti correrà con lista propria, gran parte degli elettori del PD pro-monti voteranno la lista Monti e non il PD.
      Mentre gli elettori del PD infuriati contro Monti, non si dimenticheranno certo di chi lo ha sostenuto al governo e finiranno con l'astenersi o col frinire.
      Insomma, se tutto va bene, finiranno cornuti e mazziati, ma è nel loro karma, non riescono proprio a farne a meno.

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    4. Bersani è un genio non solo ha perso prima di iniziare la gara ma non è riuscito nemmeno a finire la preparazione!!! :-D

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  34. Ho visto l'intervento di Ferrero, e si capisce in maniera cristallina il perchè questi di estrema sinistra, non solo non riescono a difendere i lavoratori, ma sono (spero inconsapevolmente)addirittura, la maggior garanzia per i grandi potentati economici, che le cose non cambieranno mai. Perchè loro sono si nella parte opposta nella dicotomia capitale/lavoro, però fanno opposizione non cercando di trasformare un solido che non piace, in un'altro solido, ma la fanno appunto, nello stesso campo di gioco che viene utilizzato e imposto alla gente, da chi in parole spicce ci fotte. In questo modo anche se sei dall'altra parte più estrema, non solo non sei efficace, ma sei addirittura funzionale a fare in modo che le cose non cambino.

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  35. "La storia si ripete sempre due volte: la prima volta in tragedia la seconda in farsa": la tragedia è quella del 22 giugno 1941 quando, mentre cadevano le bombe tedesche e cominciava l'invasione dell'Unione Sovietica, l'indottrinamento sull'internazionalismo proletario e l'ineludibile solidarietà di classe con operai e contadini tedeschi in armi faceva dire ai militanti increduli che si trattava di un errore, o di un complotto delle potenze occidentali. Un disertore tedesco che il giorno prima aveva attraversato il confine per avvertire i sovietici dell'attacco imminente venne fatto fucilare come provocatore. I soldati che non aveva creduto alla propaganda ed avevano visto i preparativi tedeschi che andavano avanti da mesi combatterono fino all'ultima cartuccia.

    Nel nostro piccolo siamo in piena farsa.

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  36. Ah, comunque le cose che dice il compagno Ferrero (sigh) sul capitalismo e su D-M-D sono ripetute a pappagallo dal classico Abbagnano-Fornero (che nome infelice...) sul capitoletto su Marx. Ma proprio pari pari, eh.
    Ma si sa che il compagno Ferrero è sempre avanti (vorwärts).

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  37. Sono andato a sentire Ferrero presentare il suo libro il giorno dopo Casalbertone.
    Partendo da un'analisi condivisibile, le conclusioni sono "caute", come si ricava dalla testimonianza di Eco (ssd). Stimolato sulla questione uscita/forzatura trattati, la risposta conclusiva è stata: dobbiamo tener presente la fine della Iugoslavia.
    A Casalbertone il discorso è stato più articolato e di confronto, a Poggibonsi più netto e categorico. Probabilmente doveva motivare l'uditorio, forse gli mancava un contraddittorio autorevole, oppure ci vogliono ancora tempo e paglia.
    La sindrome della Moneda colpisce ancora!

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    1. E' vero: "dobbiamo tener presente la fine della Jugoslavia". Non nel senso che intende Ferrero, però.

      La Jugoslavia, altro non era che un "anschluss" forzato di paesi diversi alla grande Serbia, ed è finito con i carri armati per le strade, come tutti gli "anschluss" forzati.

      Quindi, pensiamoci bene prima di aderire ad un'europa fondata sullo stesso principio fallimentare, senza contare che la Merkel non ha neanche alla lontana il carisma ed il polso che aveva Tito.....

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    2. Non ho capito bene in che senso Ferrero citi la Jugoslavia, in effetti l'interpretazione "sindrome della Moneda" mi sembra quella più corretta, però anche troppo generosa.

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    3. Premessa: prego il professore di correggere le inesattezze del link nel caso:
      1) abbia tempo per leggerlo
      2) trovi errori pacchiani.
      Ma il problema delle disgregazione jugoslava fu un problema di debito estero scaricato sulla popolazione via tasse, disoccupazione, taglio stipendi in cui i paesi dell'area marco si inserirono lusingando i "capitalisti" delle Repubbliche del Nord (Slovenia e Croazia) restii al "mandare i soldi a Belgrado" (non ricorda un po' il "Roma ladrona" leghista?). Il link è questo e spiega (nei suoi limiti) con qualche dato quanto ci fu alla base dei contrasti nati fra le varie repubbliche separatiste. Il fatto che italiani, tedeschi ed austriaci ne abbiano giovato è indubbio dando poi uno sguardo alla loro penetrazione nei mercati indigeni (Unicredit, Hypo, Reiffeisen, Allianz, Siemens ecc...). Ulteriori ragguagli comunque sarebbero (anche per collasso Urss e vari paesi Comecon) oltremodo graditi!

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    4. Devo ammettere che non capisco la polemica a senso unico nei confronti della sinistra, media (Pd) o estrema (Sel, Prc) che sia. Certo i partiti del centro-sinistra hanno votato negli ultimi 20 anni tutti i provvedimenti pro Unione europea, ma i partiti del centro-destra hanno fatto altrettanto! Trattato di Maastricht, moneta unica, trattato di Lisbona ecc. in parlamento sono stati votati anche con i voti del centro-destra (che per un lungo periodo costituivano la maggioranza). E loro a questo genere di conferenze non si sognano neanche di partecipare, preferiscono usare i loro media per diffondere la propaganda pro euro e pro Monti. Perchè su questo non si dice nulla?

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    5. La critica è per ambedue le parti invece. Allorchè la sinistra si erige a paladina della Costituzione, facendo finta di proteggerla da chi vuole modificarla (Berlusconi ecc.) da destra, mentre tiene il sacco di chi la svuota dall'esterno (l'UE), incorre in una incoerenza di fondo sostanziale, sia nei modi, che nei contenuti del suo operato. Cioè: ma possibile che non ci ricordiamo gli attacchi provenienti da destra ad art. 18 e pensioni per cui la mobilitazione è stata "generale", mentre nel momento in cui arriva addirittura l'UE ad imporcelo (perchè c'è stato imposto via letterina BCE) da fuori, dall'estero!!!, la sinistra accetta senza muovere un dito? Cioè lo capiamo che qui la critica non è alla sinistra di per sè (della destra sappiamo dove vuole andare a parare quindi il discorso critico è accettato a priori) ma al fatto che predica bene ma alla fin fine razzola male?

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    6. @gengiss

      Non preoccuparti, guarda, applico la prima legge della termodidattica, e quindi non starò a spiegare a te una cose che evidentemente non sei in grado di capire. La "sinistra" (intesa come "forza politica progressista") in un paese normale di solito si schiera dal lato del lavoro (salariati, dipendenti), non dal lato del capitale. Quindi se la sinistra appoggia un progetto economico che NECESSARIAMENTE scarica il peso degli aggiustamenti sui salari, tradisce il proprio elettorato naturale.

      Ora, se questo lo facesse la destra, sarebbe il normale esito di un antagonismo di classe. Se lo fa la sinistra, è un TRADIMENTO. Chiaro? No, perché altrimenti non avresti fatto la tua domanda.

      Aggiungo che oltre al tradimento, rimprovero alla sinistra di aver lasciato alla destra una prateria sterminata nella quale mietere consenso elettorale. Anche questo, inutile spiegartelo. Tu mi sembri il tipico piddino che ragiona per appartenenze: "io so dde sinistra, er mio probblema è 'a destra".

      Invece non è così, caro. Purtroppo, oggi, se sei di sinistra e ragioni con la testa, il tuo problema è chi fra i politici dice di essere di sinistra.

      Mi sembra molto chiaro, quindi vedi alla voce termodidattica e arrivederci.

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  38. Adesso è tutto chiaro.
    Ferrero e il suo partito ha contribuito a farci entrare in una cella con un pazzo con la pistola carica che ti minaccia e ti violenta ogni quarto d'ora.
    Sono passati dieci anni di sodomia violenta senza che ci accorgessimo che la porta della cella... è aperta!
    Il culo fa un gran male, sarebbe possibile uscire dalla cella, ma Ferrero propone una strategia migliore: rimaniamo dentro la cella, ma facciamo un dispetto all'aguzzino: disobbediamo tenendo le chiappe strette strette.

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  39. "la fine della Jugoslavia", ovvero l'ingresso di Croazia e Slovenia nell'area di influenza del marco: la Germania fu la prima nazione della CE ad annunciare che avrebbe riconosciuto la Croazia "con o senza le altre nazioni della Comunità"....di quale "anschluss" stiamo parlando?

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    1. Immagino che l'"anschluss" di cui parla Lorenzo si riferisse al 1929 anno di nascita della jugoslavia.......Infatti Il 6 gennaio 1929 il re Alessandro I, con un colpo di stato, avocò a sé tutti i poteri per sedare i dissidi interni ai diversi partiti politici e ai gruppi etnici, e cambiò il nome del Paese in Regno di Jugoslavia, portando avanti una politica di accentramento amministrativo e culturale, cercando di annichilire tutte le differenze culturali dei popoli che componevano la nazione[4].Wikipedia

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    2. Si, l'avevo capito, ma era più "anschluss" quella oppure l'espansione dell'area economica del marco, avvenuta fomentando l'ansia di separazione attraverso la disintegrazione violenta della Jugoslavia?

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    3. Il problema per un piddino sarebbe:è scoppiata la guerra perchè è saltato il dinaro..........Li teutonici cce so abituati a li ansclusse,intanto gli sloveni stanno godendo il dividendo dell'€ dall'anno prossimo i croati cominceranno a godersi il dividendo dell'UE......Come si scrive pppiùeuropa in croato?

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    4. Non saprei dire quale dei due sia più "anschluss": forse si tratta di due casi differenti. Io mi riferivo all'anschluss del 1929, e soprattutto al consolidamento post-secondo conflitto mondiale sotto il regime di Tito. Che quell'unione fosse dichiaratamente forzata ed imposta dall'alto senza alcun riguardo fu dimostrato sia dalla "rabbiosa" reazione Croata nella seconda guerra mondiale, rappresentata dai crimini degli Ustascia, sia, dopo la restaurazione Titina, dalla deflagrazione della Jugoslavia a seguito del disfacimento del regime comunista.

      L'anschluss tedesco sulla Croazia, a mio avviso, lo è in misura inferiore. I croati sono comunque un popolo di lingua tedesca, hanno delle affinità culturali con loro, già nel 1940 videro i tedeschi più come liberatori che come occupanti. Certo, il pronto riconoscimento tedesco dopo il crollo del muro la dice lunga su il permanere di una mentalità egemonica mai veramente sopita, ma l'ansia di separazione dei croati non credo avesse bisgono di essere "fomentata" dall'esterno più di tanto.

      Gli "anschluss" attuali (Portogallo, Spagna, Grecia, Italia), credo ricalchino, invece, più quello del 1929. Tra questi paesi e la Germania, infatti, non ci sono affinità linguistiche e clulturali, come nel caso della Croazia. Da parte del paese "dominante", vi è solo l'uso del debito come strumento politico di sottomissione, unito ad un'opera di delegittimazione politica e morale delle istituzioni e della classe dirigente dei "paesi dominati". Delegittimazione attuata sia in sede europea, sia all'interno di quegli stessi paesi da parte di aree politiche e di informazione compiacenti(insomma: arrivare con l'euro dove i panzer non arrivarono). Ma un'unione così, come la Jugoslavia del 1929, ritengo sia -semplicemente- destinata a disintegrarsi (e ciò proprio per la sua stessa natura e per le modalità con cui si realizza, che danno luogo ad una base politica molto fragile), come la storia ripetutamente insegna......

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    5. La lingua croata non ha niente a che vedere con la lingua tedesca, la cultura idem. Si potrebbe parlare delle influenze culturali austro-ungariche al nord ed italiane in Dalmazia.
      L' "anschlus" economico corrisponde con quanto descritto maestralmente dal Mr. Goofy nel "Romanzo di Centro e Perferia", più tecnicamente, nel ciclo di Frankel e comincia con l'adozione del cambio fisso. Per il resto, purtroppo, la gente si odia ed è diffidente, malinformata e manipolabile. Se no, sarebbe troppo difficile vedere ripetersi sempre lo stesso meccanismo del "vincolo esterno" tramite il quale si esercita la conquista del potere.

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  40. Alberto Bagnai

    grazie per questo tuo lavoro...

    Maximus

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  41. La visione dell'On. Ferrero, come dice il Cav.(nero) Alberto Bagnai, non solo è politicamente difficile da gestire e problematica (condivido anche il commento di Lorenzo sulla Jugoslavia), ma non tiene conto del fatto che di tempo non ce n'è più per un'operazione lunga come quella che propone.
    Personalmente non ce la faccio proprio più ad aprire ogni settimana il Mattino di Padova e trovare l'ennesimo imprenditore locale vittima dall'euro (in quello che ERA il ricco Nord-Est poi). Qua oltre che la visione economica, oltre che la visione politica, manca proprio la sensibilità

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  42. Sto guardando ora i video. Beh, devo dire che qualche qualità Alfonso Gianni ce l'ha: il suo intervento è veramente un potentissimo antidoto contro l'insonnia. Lo sforzo per tenere le palpebre sollevate è francamente disumano e oltretutto non c'ho capito un cazzo. Va beh, per fortuna è finito.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Lo spirito di Elio scorre potente in lui...

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    3. O no no, questo mi offende. Anche lui, ha insegnato a tutti d'altronde, ma c'è qualcun altro più raro e vecchio, più le frequentazioni, quelle valgono sempre di più ma non le si nomina mai.

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    4. Scusa, urge mantenere l'anonimato, non devo esagerare.

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    5. c'è un passaggio di Alfonso Gianni che mi ha fatto letteralmente cascare le braccia, perchè mi è parso, come dire, eccessivamente controintuitivo, direi masochistico:
      ad un certo punto egli, per confutare la conclusione di Bagnai che occorra innanzitutto uscire dall'euro per avere speranza di ripartire, dice che questo va in contraddizione con l'affermare che l'euro sia un progetto delle elite tedesche di "annessione" dei Paesi periferici, perchè la stessa crisi dell'euro ci spingerà fuori dall'euro ed è in realtà ciò che esse vogliono. Per evidenziare l'assurdità del ragionamento, tenterò con una metafora: è come dire che è assurdo voler uscire dalla cella in cui siamo stati rinchiusi ma che, anzi, bisogna starci dentro per contrastare i piani dell'aguzzino il quale, avendola progettata in modo che ci crolli sulla testa, ha espresso così la volontà di tenerci fuori...

      ecco, dopo questo contorsionismo logico ho smesso di seguirlo e ho atteso che finisse il filmato.

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  43. Unico suggerimento sensato di Ferrero, se il prof. mi consente, è quello di affiancare al tema uscita dall'euro, quello relativo alla reintroduzione di un meccanismo di indicizzazione dei salari e quello sul nuovo matrimonio Banca d'Italia e Tesoro.
    Ovviamente mi riferisco al discorso comunicativo televisivo, perchè il prof. ha sempre sostenuto queste argomentazioni; magari Borghi (che con il tempo ho imparato ad apprezzare per tante cose) non sarà d'accordo (o forse sì?), ma Borghi è un liberale-liberista! E poi chissà che stando a contatto col cavaliere non abbia un tantino cambiato certe sue visioni!

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    1. Cioè, fatemi capire, io per far piacere a uno che conta zero virgola (e un motivo ci sarà) dopo essere stato ministro con Prodi dovrei partire lancia in resta con un messaggio che, se non motivato adeguatamente, rischia di essere terroristico? Tutta l'Italia è stata abituata a credere che la scala mobile crei inflazione, e anche se sappiamo che non è necessariamente così, esattamente come io NON vado a dire ai politici quello che devono dire (perché son convinto che ormai si siano messi in un vicolo cieco dove comunque sbaglierebbero), così eviterei di sentirmi invitare a dire "qualcosa di sinistra" da una certa sinistra.

      Il mio libro è una proposta articolata, complessa e ragionevolmente completa. Chi vuole se lo studia, chi non vuole no. Il compito di come divulgarne il contenuto, con quale strategia, ecc., riguarda solo me.

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    2. (p.s.: fa il paio, lo noterete, con l'invocazione di protezionismo di Brancaccio...)

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    3. Mi dispiace Alberto, ma non sono del tutto d'accordo questa volta. Certo, che te lo faccia notare un Ferrero qualsiasi, senza provare vergogna per aver contribuito a portarci dove siamo oggi, è il colmo. Tuttavia ciò non toglie che a mio avviso parlare anche di questi argomenti, avendone naturalmente il tempo per spiegare bene e adeguatamente le tematiche, significa semplicemente dire la verità. Se poi tu stessi cullando qualche volontà di entrare nell'agone politico, e pensassi che strategicamente in questo momento sia meglio non parlarne, non potrei che rallegrarmene (mi risolveresti molti dubbi amletici sul fatto di andare a votare oppure non andare!) e forse avresti anche ragione, ma si tratterebbe di un cambio di atteggiamento che ti ha contraddistinto fino ad oggi, e cioè che anche se la verità fa male, bisogna pure che qualcuno la dica.
      Aspetto fulmini e saette da parte del cavaljere nero, aiuto!

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    4. Ho avuto l'impressione (ma Bagnai ormai sa quanto io sia "cattivo") che i due politici, messi con le spalle al muro di fronte ai propri elettori, abbiano cominciato ad annaspare. A quel punto si sono illusi di poterne uscire facendo la lezioncina ad Alberto su qualcosa: qualsiasi cosa. Non importa che la critica fosse infondata e capziosa: l'importante non era cogliere in fallo il Professore, ma far credere al "proprio" pubblico di averlo fatto!
      PS: che tristezza.
      Valter

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    5. @pippo. Sai quanto ti voglio bene. Se io non sapessi cosa dire, quando dirlo, e come dirlo, tu non avresti mai saputo della mia esistenza.

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    6. Non mi sottovalutare, ti avrei scovato comunque!

      Ad ogni modo so che mi vuoi bene è per questo che mi posso permettere qualche volta di avere anche una mia opinione non perfettamente allineata alla tua; ma questo caro Alberto credo sia proprio il motivo per il quale ci vogliamo bene, o no?

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    7. A me invece quell'invito di Ferrero ha dato molto fastidio. E' la solita tecnica. Inizi a dire che si potrebbe uscire ma SOLO con l'indicizzazione dei salari (o che so altro), perché è necessario uscire "a sinistra".
      Poi finisci per concludere che siccome l'indicizzazione non la puoi ottenere allora è meglio non uscire e attendere tempi migliori.
      Così nascondono il fatto che stiamo già pagando un prezzo salato. Non capisce Ferrero che se aspettiamo ancora non ci sarà più niente da indicizzare.

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  44. Buongiorno professore, ho apprezzato molto i video ed in particolare i suoi interventi i quali mi confermano ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che i politici di "sinistra" sono affetti da velleitarismo cronico, altro che real politik, sarà che io ho una formazione scientifica, ho frequentato per tanti anni la chirurgia ( seppur sugli animali ) ,la quale insegna a risolvere il problema alla radice...non si chiede ad un osso rotto di "rivedere la sua posizione"...lo si aggiusta o lo si asporta.
    Pongo una domanda, ammettendo la mia ignoranza in "trattatese europeistico" ma se, come dice Ferrero la disubbidienza passa anche attraverso un accordo con Banca d' Italia che dovrebbe acquistare titoli italiani fottendosene dei vincoli europei, gli "euri" per acquistare i titoli dove li va a prendere, dato che non li può stampare ? Li prende in prestito dalla BCE ? Cioè la BCE finanzia la Banca d' Italia per permetterle di violare dei trattati europei ? Siamo sicuri di quello che ha detto ferrero ? Se la mia obiezione fosse del tutto priva di fondamento, mi piacerebbe che spiegasse a noi tutti.

    Grazie e continui così ( anzi anche un po' di più)

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  45. Alfonso Gianni dà l'addio a Sel. Il "commiato", come l'ha definito intervendo dal palco dell'assemble nazionale di Cambiare si p uò in corso al teatro Quirino di Roma, è stato motivato con la "scorciatoia" utilizzata da Sel nella vicenda del fiscal compact. La scorciatoia è la famosa carta di intenti, non sufficiente secondo Gianni nella costruzione di una vera opposizione sociale e politica al liberismo e al "montismo". Gianni ha dichiarato il suo "ci sto" sottolineando che è pronto ad impegnarsi nel nuovo perocroso che sta nascendo in queste ore al Quirino.
    http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/12/22/29588-alfonso-gianni-lascia-sel-basta-ambiguita-sul-fiscal-compact/#.UNWsvpJHdWY.facebook

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  46. Non ho ancora avuto il tempo di vedere tutti i video di questa presentazione, quindi mi scuserà se la risposta alla mia domanda dovesse già trovarsi nei video stessi. Ma volevo chiederle: Al suo argomento, relativo al calo dell'inflazione tra il 92 e il 93 a seguito della famosa svalutazione, Ferrero ha replicato dicendo che il calo dell'inflazione fosse conseguenza del taglio dei punti della scala mobile compiuto negli anni precedenti e che quindi la svalutazione fu fatta pagare ai lavoratori. Come se ne esce?

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    1. Se ne esce dando retta a chi sa l'economia. Se una persona "di sinistra" usa gli stessi argomenti che usò Andreatta (per giustificare il divorzio), siamo a posto! Ferrero semplicemente ripete le considerazioni di Brancaccio, che personalmente trovo errate per i motivi che ho argomentato qui.

      La motivazione di questi equilibrismi è ovvia: nessuno se la sente di fare autocritica rispetto alla decisione fascista di entrata nell'euro (che poi si sia o non si sia votato il tale trattato, quando non si è fatto un gran che per denunciarne le conseguenze, si è fatto parte del governo Prodi, e oggi lo si difende, non mi sembra un grande argomento, detto fra noi).

      Di scala mobile abbiamo parlato seriamente qui, e parla ancor più seriamente Mario Nuti qui (lettura consigliatissima e ripresa, nelle sue implicazioni, nel mio libro).

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  47. @Emo Socazzi
    che ovviamente ha ragione Ferrero che dà ragione a Bagnai.. l'inflazione dipende da tante cose e soprattutto dalla dinamica salariale.
    o non lo ha mai detto il prof?

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  48. ovviamente l'argomentazione del prof è più dettagliata seppure mi sa che Ferrero disquisisce sulle noccioline..
    ad ogni buon conto, con inflazione, un taglio pazzesco della spesa pubblica, di che inflazione dobbiamo parlare?

    e poi questi babbei dimenticano che il petrolio non è quotato in marchi!

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  49. Infatti, da neofita, me pareva strana l'argomentazione di Ferrero. Perchè dire una cosa del genere significa sostenere che non si possa svalutare e contestualmente avere un meccanismo di indicizzazione come la scala mobile, che è un mezzo di sostegno alla domanda, senza produrre un'iperinflazione. Quindi quell'argomentazione in un modo o nell'altro mi è sembrata un ossequio al rigore monetarista che a parole viene tanto contestato dallo stesso Ferrero

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    1. Carissimo, hai capito perfettamente il problema. La sinistra meno venduta alla finanza ha un piccolo problema, che ho evidenziato a Chianciano: da giovane ha studiato Marx, e il mercato ha cominciato a studiarlo da vecchia. Un amore senile, corrisposto come sono di solito questi amori.

      La conseguenza del suo muoversi goffamente fra categorie che non le sono familiari è l'accettazione supina dei "frame" dell'avversario (come direbbe Lakoff, con un grazie a Paolo Cianciabella che mi ha dato le parole per dire una cosa che mi era altresì evidente). E se accetti i "frame" (le categorie, avrei detto io da aristotelico) dell'avversario hai già perso.

      Secondo me è così, cioè secondo me hai capito perfettamente, o, se vuoi, se ci sbagliamo, ci stiamo sbagliando in due. Ma invece stanno sbagliando loro (purtroppo per noi).

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  50. Vengo dal link dell'altro post. L'operaio della fiat diventato onorevole. È questa la sinistra, un modo di scalata sociale, appena sei seduto sulla poltrona un bel calcio nel sedere a chi ti ci ha portato e via a godere la mondatità dei palazzi del potere, nazionali ed europei, istituzionali e non (leggi: banche, circoli di miliardari ecc). Da questo signore in piccolo, sino ai più grandi esponenti di questo pensiero, come Napolitano (e in futuro i vari Di Maio), sono tutti uguali. Si sta a sinistra non per una questione etico-morale (dispiacere per chi ha meno), ma solo perchè si vorrebbe essere come il ricco e il potente, ma non lo si è. Quindi si cerca un modo per diventarlo. Chi sta a sinistra non odia il capitale perchè questo può essere lesivo dei più poveri, lo odia perchè in realtà lo invidia. È la solita storiella dei sinistri rosiconi, ma è la pura verità. L'evidenza ormai è inconfutabile.

    Buona serata,

    Ruggero

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