lunedì 24 marzo 2014

Non mi guardi in faccia! (il mio 24 marzo)



Buongiorno professore mi scusi per quello che le scriverò, ma sento forte il bisogno di parlare con qualcuno che non mi conosca ma soprattutto non mi guardi in faccia, perché stamane, dopo l'ennesima settimana andata male riguardo il mio lavoro, mi sono ritrovato da solo a piangere come un cretino, mentre guidavo l'auto perché le cose da pagare sono tante ed i soldi sempre meno.

Ma non piangevo per i conti che non riuscirò a saldare, ma perché sento la disperazione che cresce lenta ma inesorabile, e negli ultime settimane i cattivi pensieri affollano sempre più la mia mente. Mentre le scrivo queste parole ( che non so le leggerà), sono solo ed ho un groppo in gola che mi fa star male ed a stento riesco a trattenermi........ Non sono il tipo che si lascia andare in pianti e sin da piccolo, quello che mi succedeva lo tenevo sempre per me.

Ma ora non c'è la faccio a tenermi tutto dentro, ma non parlo con mia moglie per non avvilirla, che ha già i suoi problemi. I miei genitori sono anziani, e concentrati sui loro problemi, e sono come i bambini, ai quali ho chiesto per questa settimana “aiuto” per andare ad accompagnare mia moglie a lavoro, sennò devo rinunciare al mio, ma non erano tanto contenti..

Non hanno mai osato chiedermi come andasse il lavoro o la mia vita, e forse capisco la ragione, perché temono di non essere in grado di aiutarmi ( mio padre è un pensionato ), anche se l'aiuto che cerco sono solo due parole dette col cuore........

Stamane ho accompagnato mia moglie al lavoro ( ennesimo precario ), rinunciando al mio che sono una partita iva, perché non essendoci mezzi pubblici, lei non saprebbe arrivarci.

Faccio 300-400 km ca al giorno, e spesso senza costrutto e non è infrequente toccare sino a cinque province, perché la società per la quale collaboro ha ridotto i rimborsi per dormire fuori.

Sono 15 anni che faccio questo ed ho 43 anni ed una laurea in economia, e a nulla serve per il lavoro che ho intrapreso anni fa ( recupero crediti ), ed ho provato a cambiare lavoro negli ultimi tre anni ma senza successo...

Mi “ scontro” giornalmente con la disperazione delle persone, che non hanno ne un lavoro ne da mangiare ( ne sono più di quanti ne possiamo immaginare i nostri politici ), e sempre più spesso mi capitano situazioni disperate. Spesso ho incontrato persone che potevano essere lì-lì per compiere un atto insano e mi ho sentito l'esigenza umana di ascoltarli e di dissuaderli dai loro orribili propositi...Ma è dura...........

Alla fine della giornata torno a casa senza aver guadagnato nulla e con l'animo distrutto per l'impotenza di assistere ed ascoltare la disperazione delle persone.

Sono oltre due anni che la leggo e la seguo, ed ho capito la fregatura nella quale ci hanno messo

L'altro giorno volevo comprare una rosa per mia moglie, ma non è stato possibile...

Non so se riuscirò a pagare l'iva e le tasse a maggio, ne se riuscirò a fare il prossimo tagliando alla macchina, ma non è questo che mi turba, se riusciremo molti di noi a resistere …

Mi scusi ancora

Un saluto

Gianni C.

Postato da Gianni C. in Goofynomics alle 24 marzo 2014 14:17


(...bella lettera da ricevere il 24 marzo. Alcune pacate considerazioni in ordine sparso. Intanto, se sapessi scrivermi delle lettere così, probabilmente farei lo scrittore. Ma siccome non riesco a scriverle e ho anche difficoltà a leggerle, se permettete, dovendo sudare sangue, lo suderò insieme a voi. Già immagino i tecnici che storcono il nasino. Ma per loro ho già la medicina. Poi, chi scrive è partita Iva, quindi nemico di classe der Melanzana e dei suoi nuovi amici, i marxisti dell'Illinois. Questo ricordiamocelo sempre, perché il redde rationem si avvicina. E poi, cosa ci hanno fatto, che dobbiamo vergognarci di mostrare la nostra faccia, noi che, fino a prova contraria, abbiamo solo cercato di fare una vita normale, di avere un lavoro, una moglie, dei figli? Cos'è questa mostruosità che ci sovrasta, questo darwinismo di mercato dove solo gli eccelsi hanno diritto di sopravvivere, questa nuova religione predicata da persone che di eccelso hanno solo la mediocrità, questo nuovo credo imposto dai piccoli Eichmann di Bruxelles e dai loro grigi esecutori periferici? Siamo qui per ascoltarci e per farci forza. E me ne fotto dei dilettanti che vorrebbero sentirsi intelligenti commentando una bella discussione tecnica. Per i professionisti la tecnica dell'euro è una banalità. La vita umana, quella, fino a prova del contrario, non è banale e andrebbe rispettata. Spiegatelo ai repubblichini, oggi, il 24 marzo...)



86 commenti:

  1. Oramai, visto che si è capito che dopo il "redde rationem" nun ce sarà più trippa pe'gatti e premettendo il fatto che sono circa due anni e mezzo che seguo questo blog, mi premetto di riproporti una domanda che ti feci qualche tempo fa: "se è vero come è vero che stanno per vendere tutto il nostro comparto ferroviario (persino la Spagna nonostante la crisi può vantarne ancora uno), il nostro comparto sulle tecnologie nucleari (Ansaldo Nucleare comprata dalla Cdp a sua volta nelle mire della società d'investimento americana BlackRock), il nostro comparto automobilistico (la Fiat ha già fatto vela verso lidi dove nascono i tulipani), quello aerospaziale (la Avio ha già venduto il suo settore aeronautico all'americana General Electric e sta per vendere quello aerospaziale alla francese Safran), e ben sapendo che la Germania alla fine dei giochi ci rimetterà mooooolto anche lei, ma in compenso avrà mantenuto le sue industrie, la sua manodopera e, soprattutto il suo know-how sul territorio "mettendosi nelle condizioni di ripartire prima di noi e più in fretta", come speri che il nuovo equilibrio europeo possa ripartire in maniera "simmetrica" e garantire una crescita politica ed economica equilibrata anche alla luce del non più tanto tranquillo scenario geopolitico che, ad est quanto ad ovest, a nord quanto a sud, si sta delineando in queste settimane? Insomma nel tuo scenario futuro di Europa esiste un centro ed una periferia o no?

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    1. Quale parte di "prima si fa e meglio è" non è chiara?
      Qui nessuno dice che sarà indolore, si sostiene semplicemente che sia necessario.
      Provo a dare qualche spunto sul cosa fare:
      mandare un segnale alle europee
      informare più persone possibile sulla situazione
      convincere persone informate ad informarne altre
      conversione dei piddini. Ok. Io sono ancora convinto che si possa fare... almeno per qualcuno.
      donare ad asimmetrie
      essere positivi/propositivi; qui ognuno ha i suoi piccoli grandi drammi, deprimerci non serve a nulla se è vero che ci segui da tanto allora saprai che siamo qui per confrontarci e confortarci.
      Certo qualcuno ogni tanto cede e ha un momento di debolezza, ma siamo come una grande famiglia e sosteniamo chi è in difficoltà.

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  2. Caro Gianni, grazie di aver condiviso con i partecipanti del blog questa bellissima lettera. Ti capisco, anch'io soffro problemi molto simili ai tuoi, pur facendo un lavoro diverso (sono ricercatore universitario precario). Parlare a chi soffre è sempre difficile, innanzitutto perché bisogna aver sperimentato la sofferenza, per provare vera empatia nei confronti della sofferenza altrui (ma, come ti ho detto, sono in una situazione simile alla tua, quindi ti posso capire); poi perché è sempre difficile trovare le parole giuste che evitino di banalizzare il dolore altrui; infine, perché indicare soluzioni è molto difficile se non si conosce in dettaglio la situazione o non si hanno i mezzi economici per poterla affrontare. Posto ciò, con estrema umiltà ti invito a fare quello che farei io (e che in molte situazioni difficile io stesso ho fatto): non chiuderti nel tuo dolore, sopratutto con i tuoi familiari più stretti, MOSTRA LA TUA FACCIA! Non solo affinché tu possa dare agli altri la possibilità di aiutarti, e sono sicuro che troverai tantissime persone disposte a farlo; ma anche perché tu possa essere di esempio per gli altri, Per quanto mi riguarda, tu per me sei già un esempio e modello da seguire, per come riesci ad affrontare tutte queste difficoltà con dignità. Infine, un'ultima cosa. Quello che LORO vogliono è proprio che noi ci chiudiamo in noi stessi, che non condividiamo con gli altri il nostro dolore, ma che lo subiamo passivamente in solitudine, perché, se siamo soli, è più facile controllarci e dominarci. Invece condividiamo gli uni con gli altri le nostre esperienze, il nostro sapere (come ha fatto Prof. Bagnai e di questo infinitamente lo ringrazio), le nostre gioie e i nostri dolori. Non ci si può salvare da soli, ma solo tutti insieme. Un fortissimo abbraccio.

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    1. Arrivo sempre ultima alle parole di empatia che altri sono capaci di trovare.subito, e le ammiro tutte. Mi aggancio a questo commento nell'invito a non chiuderti nella disperazione, buco nero.

      Un grande abbraccio a te e ai tuoi cari.

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  3. Al di là delle spontanee esternazioni di solidarietà ai soggetti coinvolti ed implicita denunzia delle cause che rendono possibili siffatte circostanze (sappiamo vi sia già chi, per autorevolezza e conoscenze, si stia dando da fare nell'indicarle, come persona affidabile), mi pare qui importante sottolineare con forza qualcosa di negletto che a tutti sfugge in questo caos delle apparenze: saper piangere, in questo come in altri accadimenti, è un gesto d'elevata dignità e virilità umana, che va difeso e preservato come i posti di lavoro (e calco la punta del pennino sul termine "virilità", a contrasto di chi la intende invece come una multiforme esibizione di muscolarità, in ambiti svariati), e non svilito come indice di debolezza, o inadeguatezza. Storia e cultura reale (e non quel nozionismo da bacheca di cui s'imbevono i demiurghi della demagogia, cui si dà credito) sono feconde nel ricordare uomini di valore e sensibilità, pratica e astratta, di temperamento e funzioni anche guerriere, che hanno saputo piangere come bambini per se stessi e per gli altri. Allora dico: se si vuol ricostruire qualcosa, partiamo da lontano, non solo da una diversa idea e concezione di mercato, società, stato e democrazia: partiamo anche da un'altra conoscenza dell'essenza umana (ch'è poi "casualmente" alla base delle precedenti quattro categorie...).

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  4. gianni

    non è il momento dei gesti inconsulti, ma verrà il giorno, ricordati, verrà il giorno in cui un gesto efferato, il tuo gesto efferato, sarà riconosciuto come legittimo, e accolto come liberatorio da tutti noi!
    Ci sono passato, ne sto uscendo, si fottano, mai nemmeno per un attimo ho pensato di farla finita, ma non sapevo con chi, per questo ho rinviato, ma oggi so con chi devo prendermela, e sabato sono andato alla prima riunione con la Lega della mia vita, ed ho applaudito Borghi e Bagnai, e li voterò alle Europee, perchè non solo voglio che si fottano, ma voglio essere io a fotterli.

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  5. non lo voglio nemmeno sapere quante lettere così riceve se non ogni settimana.
    lei suda sangue, e le assicuro noi con lei. perché abbiamo cuore.
    poco fa volevo entrare dentro al televisore per prendere a calci in culo uno della tsipras che parlava di andare in europa (chissà dove cazzo vivono) per cancellare il debito come si fece nella conferenza di londra. vorrei sapere da questo pirla se con debito intende anche e sopra tutto quello privato.
    ma in questa lettera emerge un dato ancor più straziante rispetto alle altre: il signore è uno che fa recupero crediti, sarebbe un po' quel "pisano all'uscio". ma siccome è un semplice lavoratore, onesto lavoratore, e non un boia, sente le storie della gente, le ascolta, dedica loro il suo ascolto, e non sa che fare o fa quel che può. in fondo anche lui suda sangue perché prende su di se l'amaro calice. emerge l'immagine di lavoratori messi l'uno contro l'altro.
    a lui l'augurio principale è quello di riprendere il coraggio di mostrare la propria faccia, di farsi e volere riguardare in faccia. perché c'è nulla di cui vergognarsi!
    anzi, la sua faccia può essere un grande atto d'accusa.
    Dio la benedica.

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  6. Sta per giungere il tempo in cui i governanti che ci hanno lucidamente tradito, tradito il nostro lavoro, tradito le nostre famiglie,tradito le nostre aziende, tradito la nostra Costituzione, tradito la nostra amata Nazione Italia, troveranno misericordia solo in Dio.
    Per quanto mi riguarda non farò "prigionieri", li giudicherò come loro hanno giudicato me e Gianni.... carne da "macelleria sociale"

    Sono un semplice padre di famiglia, un perfetto signor nessuno, lavoro tutto il giorno per garantire dignità e futuro ai miei cari e contribuire un po' al bene comune, al bene di tutti ma l'iniquità voluta e attuata con perfidia da questi governanti, non solo italiani, grida vendetta al cospetto della giustizia di Dio.
    Ora basta !
    Non permetto piu' che la nostra vita sia stuprata da questi criminali sociali che hanno perso ogni barlume di giustizia sociale svendendo la loro coscienza per un piatto di lenticchie.
    Non sono piu' giovane , ho 55 anni, ma sono disposto a dare letteralmente la mia vita per la mia famiglia, i miei figli e questo amato popolo italiano che non merita tutte queste sofferenze.
    Non le merita Gianni e i milioni di "Gianni" che fanno grande e bella la nostra Italia.

    Governanti meditate seriamente perché la misura è colma.






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  7. Resisti, spiega a tutti quelli che incontri "la fregatura in cui ci hanno messo dentro" spiega loro ed a te stesso che ci sono delle persone come il Prof. Bagnai, il Prof. Borghi ed il Prof. Rinaldi che si stanno spendendo al 120% per dare gli strumenti a tutti per fare cambiare pacificamente le cose. Resisti perchè noi che li seguiamo e li supportiamo sappiamo che esiste una luce in fondo al tunnel, ed è il momento in cui l'opera di queste persone costringerà i governanti del nostro paese (e spero di molti altri paesi europei) ad abbandonare questa cosa insensata che è l'euro. Resisti perchè potrai dire ai tuoi genitori, ai tuoi cari di essere tra quelli che hanno contribuito alla caduta di questa moneta ridando la speranza di una vita "più normale" ad una immensa moltitudine di persone. A volte ho avuto anche io dei brutti pensieri quando ero disoccupato, perchè in certe situazioni mi era inevitabile che alla mia famiglia paradossalmente sarei stato più utile da morto che da vivo (almeno mia moglie avrebbe ricevuto una pensione di reversibilità invece di avere anche me a suo carico con un part-time da 750 euro al mese ed un mutuo da pagare......) Resisti perchè potrai avere l'euforia di vivere un nuovo 25 Aprile, un nuovo inizio, fidati che questa è la realtà che ci attende, come dice il prof. è la storia che ce lo insegna.

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  8. Il delitto più imperdonabile di chi ci ha cacciato in questo buco (e vorrebbe di nuovo seppellirci in una cava) è che ci violentato la vita familiare nei suoi rapporti più sacri, costringendoci a mentire ai nostri cari e a "competere" con chi vorremmo considerare un fratello.

    Coraggio, amico, manca poco alla LIBERAZIONE!

    P.S. Grazie per questi post, Prof.

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  9. Meraviglioso soggetto per una sceneggiatura, ( altro che stronzate piddine vendute come capolavori perchè vagamente antiberlusconiane) meraviglioso in quanto tragico e sublime. Coraggio... amico nostro.

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  10. gianni ti capisco un abbraccio forte e parla con tua moglie e con tuo padre tenersi tutto dentro non serve a nulla,parlarne con tuo padre ti porterà a guardare i problemi con occhi differenti,un abbraccio

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  11. Anch'io ti dico, Gianni, parla, parla con loro. Tanto credi che non lo sappiano, che non si siano mai accorti? Magari si convincono che tutto va avanti "quasi bene", ma lo sanno.
    E resisti, perché non devi fare altro che resistere un altro giorno, e se non sarà domani ... cerca di resistere ancora un giorno ancora.
    Ci siamo quasi, non sei solo.
    Un abbraccio
    Giovanni

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  12. Ehh, quando prende lo sconforto è brutta, molto brutta.
    Già passato, già provato.
    ...
    Rinnovo del cocopro di 1 mese e 20 giorni, poi un calcio in culo e tanti saluti. "peccato, volevamo tenervi tutti, avete lavorato molto bene, siamo molto soddisfatti di voi, però le circostanze... i soldi.. il momento.."
    Poi appena 8 mesi di disoccupazione, che vuoi che sia.
    Poi per fortuna una raccomandazione, di cui porto ancora l'onta (da cui prima o poi mi affrancherò.. forse!)
    Cambio di città e pendolarismo lungo, con stipendio da fame.
    Al colloquio mi fanno "saresti disposto a fare un passo indietro?"
    Eh? Un altro? E va beh, facciamolo, io tanto mi adeguo, sono flessibile, non ho il palato fine, mando giù tutto.
    Per risparmiare stavo in un sottoscale con le formiche. Il padrone di casa mi fa: "eh, in effetti bisognerebbe fare una disinfestazione".
    Dico: no va beh, finché son formiche, magari quando comincio a vedere i topi le faccio un colpo di telefono.
    ...
    L'altro ieri l'idiota di turno mi fa: "ma non pensi di tornare a casa? non stai cercando?"
    Brutto coglione, se ci fosse lavoro l'avrei già trovato, non ti pare?
    Alla mia età manco al banco gastronomia mi prendono, e tra l'altro chiedono almeno 4 anni di esperienza dimostrabile.
    Dico: affetto il prosciutto a casa mia, può bastare?

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  13. Leggevo questa mattina l'inutile tweet di Zucconi e del suo sogno svanito degli Stati Uniti d'Europa per l'inaspettata vittoria del FN in Francia. Un concentrato di eccelsa mediocrità e di assoluta cecità. Persone che vivono appunto in una realtà onirica, dove le realtà di Gianni e di tanti altri non sono lontanamente contemplate. Persone che continuano a dormire nei loro lettucci belli caldi e che mi auguro possano essere quanto prima svegliati da una bella secchiata di acqua gelida. Maggio è vicino, e mi pare che di ghiaccio in freezer ce n'è abbastanza... Auguro a Gianni tutta la tranquillità e la felicità che lui e la sua famiglia sicuramente meritano.

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  14. A margine di un post che non richiede commenti.
    Il punto, centrato con la consueta lucidità, è questo:
    "Cos'è questa mostruosità che ci sovrasta, questo darwinismo di mercato dove solo gli eccelsi hanno diritto di sopravvivere, questa nuova religione predicata da persone che di eccelso hanno solo la mediocrità, questo nuovo credo imposto dai piccoli Eichmann di Bruxelles e dai loro grigi esecutori periferici?".
    L'ideologia che ispira questa visione è, per me, delirante. Delirante è imporre di dover essere i migliori per sopravvivere a una guerra dove se vinci prendi quasi tutto, e se non vinci sei perduto, o al massimo vai ad alimentare la mitologia di quelle (rare) storie di resilienza che sostengono un certo modello americano.
    No, non sono io. E finché potrò mi batterò (come posso, e ora posso solo con le idee) perché ci possa essere una via alternativa.
    Se la via alternativa passa per Salvini, ben venga: non me lo sarei mai immaginato, perché li ho avuti vicini da quando sono nati, e da quando sono nati me li sono sentiti distanti. Ma ora effettivamente sembrano fare sul serio: forse perché è la loro ultima spiaggia politica, dopo aver dato prove di sè non sempre brillanti (per usare un eufemismo) a livello locale, non aver portato a casa niente di quel che avevano promesso a livello nazionale (federalismo nelle sue varie declinazioni) e aver dovuto ammainare miseramente bandiere sventolate come vittorie (i poteri d'ordinanza del sindaco, risoltisi in qualche provvedimento anti-mignotta e anti-kebab e in una sonora dichiarazione d'illegittimità costituzionale).

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  15. Da far leggere all'infinito a chi penso io..........

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  16. Gianni sono quasi tuo coetaneo anche se mi sento in colpa in quanto più fortunato. Tieni duro... Questo è quello che ti posso dire, così... banalmente.
    Siamo piccoli ingranaggi di un sistema idiota, ma siamo comunque grandi uomini, liberi e che tentano di sopravvivere senza sopraffare nessuno.
    Non so se mai arriverà la vera Giustizia in questo mondo di passaggio, però sento di esprimerti tutta la mia vicinanza.
    Ricorda sempre che non siamo mai soli...

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  17. ... Quanto ai "professionisti dell'euro" è chiaro che la fine si avvicina, forse sempre dalla Francia, a distanza di oltre 200 anni.
    Mi spiace che noi italiani accettiamo tutto senza una reazione, come invece avviene in Spagna...
    Quanto resisterà ancora il nostro ventre molle nel prendere cazzotti?

    Oramai è chiaro... penso che le banche stiano preparando piani per l'euro crack, ma tutti negano l'evidenza per la paura della corsa agli sportelli da parte dei cittadini terrorizzati dalla stampa prezzolata di questo paese...

    Barra a dritta.

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  18. Poco meno di due anni fa ho dovuto chiudere l'azienda di famiglia (sul mercato da 120 anni...), l'ho fatto con la morte nel cuore ma forse è stato meglio fermarsi prima di fare uno sfracello (fallimento). Di colpo, nel 2007 TUTTO ha iniziato ad andare storto, non c'è stato nulla da fare, nonostante per almeno 25 anni la mia gestione avesse consentito di pagare tutti ( tra cui i numerosi dipendenti di cui alcuni conoscevo da quando ero un ragazzino...immaginate come mi sento ) e di fare investimenti.
    La morte nel cuore di Gianni è la mia, l'ho provata e dico solo a Gianni di non mollare e di parlarne con tutti, amici, parenti e se proprio non ce la fai di rivolgersi a qualcuno che professionalmente possa darti una mano (parlo ovviamente del lato psicologico della questione).
    Quello che in questi anni è accaduto, sta accadendo e purtroppo accadrà alla nostra economia e alla nostra società E' TROPPO GROSSO e richiederà spiegazioni da parte di molti dei nostri governanti e della nostra classe dirigente.
    L'economia italiana - con tutti i difetti che non nascondiamo - è stata letteralmente spazzata via.
    Parce sepulto.

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  19. .. poi non so se i Megaloman-boys (Renzi, Farinetti e stronzetti vari) reggeranno all'urto delle europee.
    Prepariamoci a vincere.

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    1. Prepariamoci chi?
      Non dire con il nostro (ex) amico in comune con anche il prof.,che ha fatto una carriera politica allucinante anche grazie a noi, caro maxi,ed ora ha persino chiuso il blog?

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    2. "Prepariamoci" noi... quelli che seguiamo goofy da tempo.
      Quanto al nostro (ex) amico, gli auguro buona fortuna...
      A me interessa ottenere un futuro migliore per noi tutti. Punto.

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  20. Non fare stronzate Gianni!
    Si prendano pure la macchina, la casa e l'animaccia loro ma non
    permettergli di prendersi la TUA VITA.

    Un abbraccio.

    p.s. non ce la faccio più a sentire storie così, li odio con tutto il cuore.

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  21. Non riesco a commentare la disperazione, la frustrazione e l'avvilimento.

    Però, spero mi si comprenda, con questo commento voglio stare vicino all'autore della lettera.

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  22. Comprendo benissimo il Sig. Gianni.

    Io che ho lavorato per 40 anni sono poi uscito dall'azienda nel 2010 con la prospettiva di ricevere la pensione nel 2011 circa nove mesi dopo.

    Con la liquidazione ricevuta, una parte l'ho trattenuta per vivere sino al giorno del pagamento del primo rateo di pensione e, laltra parte di liquidazione, l'ho spesa per fare studiare mio figlio all'estero, consentirgli di vivere degnamente e cercarsi un lavoro che poi ha trovato.

    Io, invece, poco prima di andare a incassare l'auspicato prmo rateo di pensione, ho scoperto che, poco dopo essere uscito dall'azienda, l'allora governo aveva prorogato il pagamento della pensione di 9 mesi.
    Mi sono trovato quindi spiazzato, niente stipendio, niente pensione per 9 mesi con vitto e alloggio da pagare.
    Chiesi aiuto a tutte le Autorità, ai sindacati, al Comune e tutti mi chiusero la porta in faccia come se fossi una persona pericolosa e/o un avanzo di galera.
    In quel periodo ho perso 10 anni della mia vita e ho dovuto indebitarmi per pagare vitto e alloggio ed oggi ancora pago.

    Con questo vorrei dire al Sig. Gianni di tenere duro perchè siamo dalla parte della ragione.

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  23. Grazie di cuore a tutti per le vostre parole, e soprattutto a lei prof. per quello che sta facendo.
    Quando ho deciso di scrivere le parole di cui sopra, l'ho fatto perché sento vicino diverse persone su questo blog, anche se non vi conosco. Spero di conoscere lei professor Bagnai ed altri quanto prima.
    Mi piacerebbe venire a Roma il 12 aprile, ma non so se potrò.
    So di non essere il solo, ma in numerosissima compagnia qui in Italia e nel resto dell'euro-zona.
    Non mi sento sfortunato, ho visto molto ma molto peggio e questo per il lavoro che faccio, in quanto ho girato tutta l'Italia.
    Spero che il massacro in atto finisca il prima possibile, tutti meritiamo di vivere decentemente l'unica vita che abbiamo.
    Un caloroso saluto a tutti.
    Gianni

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    1. Tutti meritiamo di vivere decentemente... ma troppi mettono una contro l'altra ogni categoria sociale, comparto, settore, fascia di età, usando tutto ciò come bersaglio facile e qualunquista, da parte di una politica squallida che nega l'evidenza a favore della finanza e di chi sta riuscendo volutamente a svuotare di contenuti concreti la nostra democrazia.

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    2. Gianni caro,
      te lo dico con tutto il cuore: parlane con tua moglie.
      Se ti ha sposato per amore, e non per interesse, capirà e ti aiuterà con il suo affetto. E tu potrai aiutare lei che, chissà, forse sta passando in cuor suo le stesse vicende col suo lavoro.
      E poi, parlatene con i vostri genitori. Vi aiuteranno. Io, che ho tre figli, sebbene ancora poco più che adolescenti, sarei affranto se sapessi che, avendo problemi così grossi, non mi chiedono aiuto o almeno un consiglio o anche solo una parola di consolazione.
      Una delle cose che più mi inorgogliscono dell'Italia, e che ci rende UNICI IN EUROPA, è proprio la catena di solidarietà famigliare che siamo capaci di costruire e che risolve tutti i problemi, ma proprio TUTTI. Quando la rete di famiglia viene investita di un problema, in poco tempo tutto si risolve.
      Pensa al passaparola che ci ha portati su questo blog. Immagina il potere del passaparola che i tuoi parenti e amici, e parenti dei parenti, e amici degli amici, attiveranno non appena tu ti aprirai anche solo a tua moglie e ai tuoi genitori.
      Se ti raccontassi quante storie di felicità ho visto iniziare grazie a questo tipo di rete...
      Fallo! E tienici aggiornati di come si evolveranno le cose.
      Ti abbraccio forte.

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  24. Segnalo questo articolo, anche se in questo caso è un po' fuori tema (ma forse non troppo):
    http://www.focus.de/finanzen/karriere/zahl-der-zweitjobs-auf-rekordwert-steuern-abgaben-arbeitszeit-das-muessen-sie-beim-zweitjob-beachten_id_3712750.html
    Interessanti sono le prime due frasi: "Die Situation am Arbeitsmarkt ist so gut wie lange nicht. Immer mehr Menschen finden einen Job - oder auch zwei oder drei."
    Sì, lo so, è Focus, ma l'articolo rende bene l'idea di come venga visto il (mercato del) lavoro: ce n'è molto, è vero, ma è molto mini (dunque precario e dunque sottopagato). In bocca al lupo a tutti.

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  25. Mi propongo sempre di ride, perchè mi hanno detto daje a ride e ho colto il consiglio...
    anche quando chi ci Governa lo fa dando il peggio, una risata serve a sciogliere quella tensione e quella rabbia che questa situazione genera quotidianamente.

    Poi ascolti storie come queste e non ce la fai a ride, non puoi perchè ti viene da piangere e ti senti impotente e anche molto incazzato.
    Sono UNO OGNI DUE GIORNI i suicidi dovuti alla crisi.
    E un pò ci si sente in colpa, perchè ancora abbiamo un lavoro e questo ci tiene buoni, senza protestare troppo contro chi ci seppellisce sotto un mare di falsità e di catene.

    E' per questo che spero sempre che l'opera di divulgazione porti i suoi frutti al più presto, magari cogliendo quelle occasioni che ci si propongono frequentemente sotto forma di elezioni. Forse dovrà succedere come appena accennato in Francia, la gente darà sfogo al malcontento con un voto estremo in tutta Europa e dovremmo solo sperare in una nuova liberazione, che però dia la consapevolezza di certe conquiste e della propria autodeterminazione.

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  26. 24 Marzo 2014. PIAZZA PULITA
    Il professor Alberto Bagnai entra ufficialmemte nella Storia della Repubblica italiana

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  27. Che gioia sentire Sgarbi mandare a cagare l'eurista (no europeista) di turno! Sta cambiando la musica, e mi piace molto!
    Gianni, anche per te. Abbiamo fatto 30, stringiamo ancora un po' i denti! Dai ce la possiamo fare!!!

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  28. Curioso, sento il bisogno di scrivere anche io. Di commentare infine anch'io questo tema atroce, scottante, difficile, vergognoso, della disperazione che ti prende quando non ce la fai più.

    Commento perchè la conosco anch'io come Gianni, come tanti qui dentro.
    E uguale a Gianni e agli altri disperati mi sento. Uguale, ma non da solo.
    Non più.

    Professore, Lei chiede:
    "E poi, cosa ci hanno fatto, che dobbiamo vergognarci di mostrare la nostra faccia, noi che, fino a prova contraria, abbiamo solo cercato di fare una vita normale, di avere un lavoro, una moglie, dei figli?"

    Credo sia una delle domande più difficili, o meglio, la domanda è facile, ma la risposta è difficile.

    Mi chiedo spesso come mai mia cugina non si ribelli, quando deve andare al lavoro alle 5 della mattina, per uscire la sera alle sette, senza vedersi pagata un'ora di straordinario, per fare la segretaria, pur avendo una laurea.
    Mi domando, praticamente ogni giorno, a volte anche più volte al giorno, perchè io stesso non mi ribelli. Alle mille e mille vessazioni che anch'io (anch'io partita iva) subisco ogni giorno.
    Mi domando perchè non faccia lo stesso il mio amico Stefano, o Giorgio che deve sentirsi dare del 'Cretino' di fronte ai fornitori anche se gli errori sono di altri.

    Mi rispondo, praticamente sempre, che adesso, la scelta non ce l'abbiamo più.
    Perchè li fuori dalla porta ce ne sono altri cento di disperati ancora più di noi.
    Eppure, questa risposta non mi convince.
    Mi dico, che forse avrei dovuto reagire prima. Avrei dovuto ribellarmi, incazzarmi ben prima, per
    fare tutto quanto potevo per far cambiare le cose in quell'ufficio che a volte arrivo addirittura ad odiare,
    per quanto sia rimasta l'unica ancora di salvezza.
    Mi rendo conto ogni volta quanto sia difficile eppure maledettamente sacrosanto trovare la forza di NON voltare la faccia.
    Di non chinare la testa. Di non rimanere in silenzio.
    Eppure, Professore, io la forza di reagire, e di non voltare la faccia, ancora non la trovo.
    E non so se sia tardi o se sia ancora in tempo, ma io la forza di ribellarmi non la trovo.
    E questo se possibile mi irrita ancora di più.
    Continuo incessantemente a ripetermi, che senza critica non ci può essere correzione e miglioramento.
    Ma se chi detiene il potere punisce ogni critica con l'epurazione, o con la minaccia di un licenziamento
    Se chi detiene il potere non permette la critica, quel coraggio purtroppo a volte manca.

    Mi ripeto alcuni piccoli aneddoti di amiche straniere, prese per pazze, per il solo motivo di aver chiesto spiegazioni di una coda impossibile al direttore dell'ufficio postale.
    E in questi momenti odio questo lato del mio essere italiano. Questa pazienza e capacità di sopportazione infinite. Le odio. Le stra-odio.
    E odio la pazienza che tutti abbiamo. Continuando a pensare che finchè continueremo a sopportare in silenzio nessun cambiamento potrà esserci.

    C'era su un articolo (purtroppo non ricordo la fonte) relativo alla rivoluzione egiziana, una citazione di una poesia egizia
    in cui un cittadino chiede al faraone tiranno: "Perchè ci hai fatto questo"
    E costui risponde "Perchè voi me lo avete lasciato fare"
    Credo profondamente che l'indole e la vocazione alla tolleranza così splendida che abbiamo
    sia anche la causa in parte dei nostri mali.

    Anche io come Gianni, scrivo qui sapendo che chi mi legge non mi guarderà in faccia.
    E' ben diverso , lo so, la ma la vergogna forse è unica e ha radici simili.
    Per me non avere coraggio di non essere servo, è un ottimo motivo per vergognarmi di me.
    Criticare il (maledetto, ma non dovrebbe essere così) potere che ci sta rovinando
    è prima di un dovere un diritto di ogni cittadino. Quel dovere io non riesco a compierlo.
    E' più che sufficiente per non voler essere guardato.

    Grazie ancora per questo spazio.





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    1. Scusa, save, ma per me hai torto marcio.
      "forse avrei dovuto reagire prima. Avrei dovuto ribellarmi, incazzarmi ben prima".
      Ah sì? E come facevi? E, soprattutto, a cosa serviva?
      Perdevi il lavoro a testa alta! E poi? Barboni a testa alta ne ho visti pochi, suicidarsi a testa alta è esattamente quanto desiderato: si risparmiano cassa integrazione, spese sanitarie e pensione. Un affare.
      Stai affondando mentre il paese affonda. Non succede solo a te, ma a tutti o quasi. E il problema è esattamente questo.
      Ma queste cose, le sapevi prima di leggerle qui? Capivi i termini del problema? Io no e neppure ne avevo una pallida idea, e allora che diavolo potevo farci?
      E dunque, sù la testa, facciamoci coraggio e guardiamoci tutti in faccia senza vergogna. Ognuno di noi è quello che è, ma il problema è collettivo e oggettivo.
      I fatti sono quelli che sono, la mistificazione è fatta da forze imponenti ma la verità non appartiene a nessuno.

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    2. Bravo Frank. Lo spirito è questo. Non è (solo) colpa nostra e "suicidarsi" (fisicamente o lavorativamente) non serve a nulla.

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  29. Quante volte sono stato lì lì per scriverle... Quante volte ho maledetto il fatto di aver visto il suo video su byoblu... In questi anni ho capito cosa voglia dire l'espressione "beata ignoranza". se non avessi visto il video ora potrei guardare con speranza a renzi... Ma non avrei mai visto lei e probabilmente sarei molti piú povero dentro :-) grazie di tutto prof

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  30. "Cupi nembi coprivan l'orizzonte. Un'ombra strana, che ingrandiva come più s'avvicinava, si stendeva sugli uomini, su cose e idee, ombra che proveniva dalle collere e dai sistemi.
    Tutto ciò ch'era stato soffocato in fretta s'agitava e fermentava.
    Talvolta la coscienza dell'uomo onesto doveva riprender fiato,
    tanto era il disagio in quell'aria in cui i sofismi s'univano alle verità. Le menti tremavano nell'ansietà sociale, come le foglie all'avvicinarsi d'un uragano; la tensione elettrica era tale,che in certi momenti il primo venuto, un ignoto, dava luce;
    poi l'oscurità crepuscolare ricadeva.
    Di tanto in tanto, profondi e sordi brontolii potevano far giudicare della quantità di fulmini insiti nella nube."

    V. Hugo, I miserabili

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  31. MARCIA EUROPEA DELLA DIGNITA'
    come in spagna ma con tutti i popoli europei considerati merde da schiacciare insieme a piedi pacificamente in marcia verso la sede della commissione europea a brussels prima delle elezioni europee - NOI SIAMO MILIONI E NON CI DISTRUGGERETE -

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  32. Anche io ho gli stessi anni di gianni ma, io sono più fortunato perche un lavoro ancora lo tengo anzi lotto per non svalutarlo anche con il rischio di rimanere senza, cosa che se lo sapesse mia moglie mi ammazzerebbe.Il vuoto che sente gianni è lo stesso che sentono milioni di persone che la mattina si alzano e nonostante facciano bene il loro lavoro non capiscono perche le cose vadano costantemente male....inesorabilmente male.
    Ho prestato il libro del prof a tre amici, una laureata e due diplomati: la laureata non l"ha letto se non le prime pagine perche lo definiva poco interessante e poi non aveva tempo.Il secondo non lo ha aperto nonostante abbia capito che il problema esiste, il terzo non ci ha capito un cazzo e mi ha detto che posso riprendermelo perche troppo complicato.
    Il punto è che manca l" impegno nel comprendere e solo dopo aver capito possiamo lottare o siamo una manica di coglioni.Io ho fatto le medie e spesso seguendo il blog mi perdo nelle citazioni in latino inglese storiche e letterarie ma........il problema non so nemmeno io come ci sia riuscito l" ho capito......ho solo avuto la passione o un gran culo ma l" ho capito.
    Chiaramente quando capisci le mostruosità che mettono in atto e preferibilmente alla gente più indifesa ti domandi continuamente come possano gli altri non vedere......come possono.....?????Gente intelligente e studiata parla per slogan senza un senso logico di quello che dice, come se seguisse un copione preordinato.....come se dormisse mentre la persona al suo fianco schiatta senza un mugolio.
    Caro prof, lei ha fatto moltissimo e lo ha fatto con i mezzi che aveva e con tutte le sue forze ma.....non basta e non può bastare, servirebbe qualcosa di veramente grosso, che mettesse la paura in corpo a chi lavora per metterci paura tutti i giorni.
    Non parlo di un gesto eclatante ma di una dimostrazione di forza........del popolo italiano.......se esiste , un popolo italiano.

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    1. Certo che esiste un popolo italiano. Ed è un popolo in gamba, quando può esprimere il suo capitale umano e cioè i milioni di "Gianni" che sono saliti in macchina nel 1946, trasformando una tabula rasa in una delle principali economie del pianeta.
      Con una precaria identità nazionale alle spalle, senza uno straccio di materie prime, devastati dalla guerra... chi ha fatto il miracolo?
      Gli italiani. Quelli come Gianni.
      Non riesco a leggere quello che ha scritto senza incazzarmi; arrivo alla fine della lettera con un groppo in gola ma dopo 5 minuti monta la rabbia perchè di questo spreco immane di capitale umano, qualcuno è responsabile. E qualcuno, prima a poi, dovrà chiedere scusa a tutti i Gianni della nazione.

      PS
      A proposito di spreco di capitale umano. Pur rischiando un cazziatone, debbo aggiungere una cosa.
      Nessuno di noi potrà mai ringraziare abbastanza il Prof. Bagnai per aver deciso di "sudare sangue" ed esporsi in prima persona. Tessere le lodi per il lavoro che sta svolgendo è fin troppo facile.
      Ebbene, a me fa un pò incazzare vedere un fuoriclasse in panchina. Oppure, per restare in ambito miltare, è come usare un Napoleone per fargli comandare un reggimento: è uno spreco di capitale umano.
      Che sia un fuoriclasse, ce ne siamo accorti tutti. Tranne coloro che avrebbero il compito di far giocare il fuoriclasse... e che invece lo piazzano in panchina (e se potessero gli spezzerebbero le gambe)-
      Ma è anche, io almeno la vedo così, il sintomo di un malessere.
      Quando questa nazione riuscirà ad utilizzare al massimo le potenzialità dei Gianni, dei Bagnai e di tutti quei milioni di italiani che sono finiti dimenticati in panchina, allora si che si riparte.

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    2. Provo empatia per Gianni C. La lettera è scritta molto bene. Sicuramente Gianni ha le doti di un fuoriclasse ma, purtroppo,è schiacciato dalla opressione economica criminal€. Essere un fuoriclasse può essere molto scomodo nella vita. Spesso viene visto come una minaccia in particolare nei ambienti di lavoro. I capi autoritari temono i bravi, quelli autorevoli no.

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  33. Ricordo, l'anno scorso -era il 19 aprile- un'email che ti scrissi in un momento in cui ero assai amareggiato dopo essere venuto a contatto con alcune realtà simili a quella della lettera che riporti, al cui mittente sono assai vicino ( e che mi fa molto incazzare). Ricordo che avevo quasi scommesso che, di lì a un anno ci saremmo trovati a fare i conti in lire (è per quello che mi ricordo la data).

    Ora so che non sarà così, ma so anche che non sarà neppure troppo in là. Lo auguro a noi, a voi e al signor Gianni.
    Ma soprattutto lo auguro ai vecchi mal vissuti, che oggi hanno avuto l'ardire di infangare la memoria di un popolo che hanno sempre sfruttato per sostenere tra gli agi la prorpia inutile vita (per usare un eufemismo). Lo auguro ai giostrai rignanesi; agli altri vecchi mal vissuti creati dal centro ricerche Fiat; a quelli peggio vissuti che sono stati fascisti-democristiani-socialisti-comunisti, e poi hanno fondato un giornale di opinioni sempre sbagliate; alle figlie dei santini e compagne di durezza-del-vivere; a quelli che si sono diplomati al liceo del cinema e agli ex rettori con 13 citazioni, agli acefali barbuti corrispondenti dalla land of freedom (de che?). Lo auguro di cuore perchè, più passa il tempo più gente si accorgerà dell'abominio di cui sono stati protagonisti, si accorgerà che sta soffrendo e ha sofferto perchè costoro volevano fare un esperimento con cavie umane (come fece Milton Friedman con l'amichetto Pinochet). Perchè volevano aver ragione, così, semplicemente: non sopportavano che la storia desse loro torto (lasciamo perdere i vantaggi personali, quelli posso capirli, ma che vantaggi personali possono avere persone che hanno, ormai, un piede nella fossa, vecchi mal vissuti che sentono l'alito di Caronte sempre più vicino). E, a quel punto, potrebbero avere un assaggio terreno dell'inferno ultraterreno che li aspetta.

    Da ogne bocca dirompea co' denti
    un peccatore, a guisa di maciulla,
    sì che tre ne facea così dolenti.

    A quel dinanzi il mordere era nulla
    verso 'l graffiar, che talvolta la schiena
    rimanea de la pelle tutta brulla.

    «Quell' anima là sù c'ha maggior pena»,
    disse 'l maestro, «è Giuda Scarïotto,
    che 'l capo ha dentro e fuor le gambe mena.

    De li altri due c'hanno il capo di sotto,
    quel che pende dal nero ceffo è Bruto:
    vedi come si storce, e non fa motto!;

    e l'altro è Cassio, che par sì membruto.
    Ma la notte risurge, e oramai
    è da partir, ché tutto avem veduto».



    E quindi uscimmo a riveder le stelle.

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  34. Grazie per la condivisione.
    Un saluto solidale.

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  35. Il tuo dolore è anche il mio.
    Anche io una laurea... specializzato nel recupero crediti. Ormai 3 diverse aziende con 6 anni di esperienza alle spalle (ho 30 anni).
    Era partito tutto con un'occasione di lavoro... con l'aggravarsi della crisi del mercato del lavoro è diventata un'opportunità di lavorare (il recupero crediti è l'unica offerta di lavoro che non muore mai... sono i crediti recuperati che sono sempre meno!).

    Per fortuna sono sempre scampato alla partita iva... ora mi ritrovo con un contratto in scadenza a giugno, 800 euro al mese.. part time 5 ore al giorno.

    Non potrò mai sposarmi, né avrò mai il coraggio di avere un figlio di questo passo. Perché più che coraggio servirebbe sana incoscienza. Eppure il desiderio ci sarebbe.
    Questa situazione ci sta disintegrando come lavoratori... ma soprattutto come persone che cercano di autodeterminarsi.

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  36. Da un'intervista a Luciano Canfora (http://www.appelloalpopolo.it/?p=9318):
    “Secondo me i tedeschi terranno in piedi l'euro finchè farà comodo alla loro economia, ma hanno già pronta una via di uscita. Tutta l'Europa orientale è ai loro piedi. Polacchi, sloveni, slovacchi, romeni, bulgari sono in ginocchio con il piattino in mano e riconoscono la Germania come paese leader. In fondo così si realizza il grande sogno del Fuhrer, il primo vero “europeista”. L'unico suo errore fu pensare di raggiungere quel risultato con i carri armati.”

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    1. Esatto. I tedeschi amici e soci con cui lavoro da ventanni me lo dicono sempre, scherzando ma non troppo: non ci siamo riusciti con la guerra, ci riusciremo con l'euro. È l'opinione comune in Germania.

      Quello che è impressionante è l'ingenuità, ignoranza e malafede di "intelletuali" del calibro di Scalfari, Zucconi, Severgnini, Mauro e praticamente tutta i "moderati" benpensanti italioti.

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    2. E' vero...Hitler, a modo suo, era un convinto europeista...direi che era anche un modialista...se lo avessero lasciato fare ! Sto cercando di scherzare un po', ovviamente.

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  37. Le parole di Canfora coincidono con quel che ho sempre pensato. Appena sistemata la spartizione dell' Ukraina e forti dell' approvigionamento di gas russo attraverso il North Stream la Germania abbandonerà il sud al suo destino. Sarà il caos per qualche tempo ma ormai sono in molti quelli che hanno capito che la soluzione, per quanto faticosa, esiste.
    Per Gianni: anch'io ho avuto un periodo critico in cui la disperazione mi stava portando all'estrema soluzione. Non era ancora il mio momento e spero che oggi non sia ancora il tuo.

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  38. Dico solo: ID donazione 2V847981S4469664E.
    Chiudiamo questo inferno il prima possibile.

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  39. Caro Gianni,
    la tua lettera mi ha commosso e sento bisogno di dirti qualche parola, anche se non essendo bravo con le parole cercherò di raccontarti in breve la mi storia, che non ti sarà di gran confronto. Siamo qui per imparare, informarsi e raccontarci le nostre storie.
    Sono serbo bosniaco e vivo in Italia dal 1990, il periodo quando la crisi in Jugoslavia stava correndo e in Italia c'era la liretta e guarda caso tanto lavoro, che imprenditori veneti venivano in Croazia in cerca di manodopera. Io già allora ero costretto a spostarmi , per cercare lavoro, dalla povera Bosnia in una un po più ricca Croazia.
    La situazione nella ex YU, stava peggiorando e visto che mi stavano offrendo un lavoro in Italia decido di spostarmi ancora una volta.
    Capisco perfettamente quali difficoltà devono affrontare i giovani che devono lasciare il proprio paese per cercare lavoro.
    Non ho avuto tempo di godermi il cambiamento a causa della guerra che era scoppiata nel mio paese e non dimenticherò mai la giornata quando arrivò la telefonata di mio padre (le linee telefoniche da sei mesi erano interrotte), che mi chiamava da Belgrado e piangendo mi disse che non aveva più niente, né la casa, né i soldi, né un lavoro. Da un giorno all'altro i miei genitori che hanno lavorato per tutta la vita sono diventati profughi.
    Nella mia vita non ho mai pianto tanto, quanto ho pianto dopo quella telefonata. Ho pianto per i miei genitori che non si meritavano tale ingiustizia, e ho pianto per amici, parenti, conoscenti morti in quella assurda guerra.
    Sono partito per la Serbia la stessa sera, per andare a trovare i miei e ad aiutarli a cercare una casa dove abitare. Sia per lo stato mentale in quale mi trovavo, sia per la stanchezza, in Ungheria faccio un'incidente, finisco con la macchina sotto un camion per colpa mia, e solo per miracolo sto camminando ancora su questa terra.
    Tornato in Italia riprendo il mio lavoro e nel 2000 parto con un'attività in proprio (commercio di macchinari usati) insieme ad un mio amico in Serbia. Un'attività che mi ha permesso di costruire la casa in Bosnia per i genitori e per vivere in maniera decente per un periodo. Il mio amico, socio, era pieno di soldi, ma non sapevo che era strapieno di guai e a causa degli stessi ci troviamo a dover chiudere in fretta la nostra società. Appena chiuso l'attività nel 2007 mi trovo in situazione di dover cercare un qualsiasi lavoro. Insieme a mia moglie dovevamo far crescere i nostri figli ed aiutare i miei genitori che con la pensione di mio padre non si potevano permettere più di un pezzettino di pane al giorno.
    Non ti racconto quanti problemi ho dovuto affrontare durante tutti questi anni di crisi in Italia.
    Da quattro anni ho un lavoro tanto stabile quanto la situazione attuale lo permette, e tutti sapiamo come è la situazione.
    Credo di comprendere le tue preoccupazioni e condivido il tuo dolore per quello che sta succedendo in Italia che non si merita tutto questo.
    Speriamo che finisca presto.
    Una di poche certezze che ho nella vita è la volontà di non molare mai.
    Dragan

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    1. Dragan,

      poterti guardare in faccia è stata una delle tante immeritate ricompense che questo blog mi ha offerto.

      Alberto

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    2. Grazie Alberto,

      e grazie a Dio che ci siano persone come te.

      Dragan

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    3. Grazie per le tue parole Draga, le stampo e le metto nel mio portafoglio.
      Il professor Bagnai è persona speciale, e posso dirlo senza presunzione, per aver girato l'italia in lungo e in largo, ed avendo " a che fare" con persone di ogni tipo.
      Mi sono fatto un'idea su noi italiani, con tutti i nostri difetti ( chi non ne ha?) siamo un popolo eccezionale.
      Ho "guadagnato" tanta amicizia, dal trentino alla calabria, passando per l'abruzzo e la sardegna, e tutto ciò mi ha semplicemente arricchito umanamente, facendomi sentire delle sensazioni bellissime.
      In questo blog, a partire dal padrone di casa, ho trovato molta umanità, che è un'elemento imprescindibile del buon pensare e del buon agire.
      Sapere che chi mi circonda sta bene ed è abbastanza felice, mi fa stare meglio, così come mi fa stare male chi sta peggio, e se li conosco o meno per me non fa differenza.
      Ho visto tanto girando per lavoro, ed ho conosciuto persone semplicemente meravigliose, come anche mascalzoni che non avevano alcun dubbio sul loro agire.
      Ancora grazie per le vostre parole, e penso che prima o poi le cose dovranno per forza andare meglio, e penso che il professore Bagnai ci ha indicato la strada da percorrere.

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  40. L'ortotterone ha parlato! La signora francese è troppo contro l'euro...e la barbara spinelli (lista tsipras) ha già detto che " è possibile iniziare un rapporto con Beppe Grillo in Europa".

    è elegantemente fottuto ugualmente??? perchè se dice di si a Tsipras il suo caro referendum non sa da fare...e se dice di no rimane con il cerino in mano!!!!!???

    Come godo....goda anche lei del recupero crediti con me tanto io non ne ho di crediti da recuperare.

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  41. Servirebbe un Ken Loach italiano per raccontare chi sta combattendo in trincea e ormai da troppo tempo, questa guerra economica. I rivoltanti sepolcri imbiancati che hanno osannato "Piovono pietre" in un passato neanche così lontano sono perlopiù ancora euristi convinti. Un sociopatico come Monti, pure sincero (quando parlava coi media altrui) , offre un miglior esempio di umanità, rispetto a loro. Un tempo, riferendosi a certi dirigenti della base PCI, qualcuno aveva tirato fuori l'espressione "Compagno, compagno, tu lavori io magno". Ora siamo da un pezzo al "tu schianti, io magno".

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  42. "...per me è sempre stato un mistero perchè gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni ai loro simili.." Gandhi

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  43. Ha ragione, prof, i post tecnici non servono più, per lo meno per noi che facciamo altri lavori e che abbiamo ormai capito la banalità delle dinamiche dell'euro, che è la solita banalità del male.
    A Gianni non ho parole da dare, sarebbe inutile e presuntuoso, ma solo un ascolto partecipato e commosso.
    Mi permetto solo una riflessione.
    Decenni di pensiero liberista, che deriva dall'etica del capitalismo tedesco come mostra Max Weber, ci hanno inculcato un pensiero tipico del calvinismo: il successo economico nella vita è la misura dell'apprezzamento divino, dell'essere nella schiera degli eletti che andranno in Paradiso, quindi se riesci e sei ricco sei da onorare, mentre il povero è tale perché evidentemente non merita di essere fra gli eletti ed è quindi da disprezzare. Corollario di questa filosofia è che il profitto diventa valore in sé, ovvero il fine del'attività lavorativa e che la competizione deve essere libera, per vedere chi vale e chi no, senza le "distorsioni" dell'aiuto statale. Che ci piaccia o meno questo pensiero lo abbiamo introiettato tutti noi occidentali, grazie anche alla spinta in tal senso del capitalismo americano, il più influenzato storicamente dal puritanesimo, per cui se non riusciamo economicamente ci sentiamo comunque vagamente in colpa e manchevoli, pur se si è una splendida persona come Gianni e quindi tendiamo a soffrire in silenzio senza ribellarci; se sommiamo ciò all'innato senso di colpa che il cattolicesimo tende a sviluppare in ognuno di noi, è facile che tale effetto "moltiplicativo" di un disagio interiore possa sfociare purtroppo in atti estremi, specie se il messaggio di chi ci guida tende a confermare la colpa (abbiamo sprecato l'occasione dell'euro, abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, siamo dei corrotti ed incapaci, ecc.).
    E di questa odiosa istigazione, come di tutto il resto, dovranno rendere conto.
    Un abbraccio, Gianni.

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  44. Gianni, sembra di non averne più, di tempo per resistere, e pensa che siamo ancora così cattivi, perché non facciamo le riforme… e l’ininterrotta consunzione di noi stessi sta sciupando tutto: da qui deve nascere la forza di ricominciare. Io ho deciso di fare così. Buona fortuna, Gianni.

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  45. Dopo aver detto di apprezzare la lista liberal-democratica alle elezioni europee, appoggiata anche da Giannino e Boldrin, Prodi ci dice un altro pezzo di verità su se stesso e la situazione attuale. Ha dichiarato infatti che siamo "vicini al burrone" e che gli stati stanno facendo solo i loro interessi nazionali. La soluzione è immancabilmente unirsi ancor di più. Sono proprio curioso di sapere come convincerà la Germania a perdere i vantaggi che si è procurata fino ad ora. Forse, se non l’hanno fatto quando hanno progettato tutto, non è semplicemente possibile?

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    1. @Alessio Paonessa
      Grazie del link a san Romano da Bologna, che ho pubblicato nel forum Fbook di cui faccio parte, pieno di piddini, pidini, pudini, perché non perdo occasione per azioni di disturbo linkando e talvolta scrivendo.
      Sarà vano, ma ci provo.

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  46. Ciao Gianni C. Mi chiamo Gianni Ciao (Gianni C.) e ho letto con attenzione e non senza turbamento, la tua lettera. Piuttosto che commentare, vorrei proporti di fare una chiacchierata sulla possibilità di collaborare ad un progetto che io e alcuni amici stiamo portando avanti con discreto successo. Stiamo lavorando all'attivazione su diverse regioni italiane dei Circuiti di Credito Commerciale modello Sardex (www.sardex.net). Io ho già attivato il Circuito Samex.net in Molise (www.circuitosamex.net), sono socio del Circuito Abrex che sta partendo in Abruzzo e sto lavorando all'attivazione del Circuito in Campania, in Puglia e in Toscana. Vogliamo affrontare seriamente i problemi lavorando insieme e provando a costruire qualcosa dal basso. Tu potresti essere un valido compagno di viaggio. Se ti interessa, scrivimi a: direzione@circuitosamex.net

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  47. "Cos'è questa mostruosità che ci sovrasta, questo darwinismo di mercato dove solo gli eccelsi hanno diritto di sopravvivere, questa nuova religione predicata da persone che di eccelso hanno solo la mediocrità, questo nuovo credo imposto dai piccoli Eichmann di Bruxelles e dai loro grigi esecutori periferici?".
    Ah com'e' bello il censo! Dal mio palazzo - difeso con la vita dai miei soldatini - indico magnanimo la via al volgo. Vinca il migliore, suona cosi' bene, nobile e romantico. Pero' io ho vinto per definizione.

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  48. Maledetto Bagnai, ti ho incontrato un giorno d'agosto di due anni fa e da allora vivo con la rabbia verso chi ci ha tradito e il rancore per chi non vuole impegnarsi un attimo per capire cosa è successo. E anche il rimorso per non fare abbastanza e il senso di impotenza per vedere ogni sforzo farsi vacuo. Coraggio Gianni, ti hanno fatto quel che non ti meriti, ma l'onda sta montando e la fine del tunnel si avvicina.

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    1. E' da quando seguo Borghi e Bagnai che non riesco più a guardare TV, giornali, radio, niente. Litigo con tutti , sono nervoso, vedo gli altri illudersi e mi incazzo. Il corso degli eventi sta procedendo come indicato : l'affermazione dei nazionalismi, la vittoria di Le Pen, il taglio dei salari ecc. .
      Io forse il futuro non lo volevo conoscere né tantomeno pensavo potesse essere così prevedibile !

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  49. Ma perché solo qui si sente l'orgoglio di essere italiani? (con tutte le declinazioni :toscano, siciliano, piemontese .....)
    Grazie Gianni, grazie prof.

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  50. prof, posso proporre un sorriso a Gianni e anche a tutti voi? :-)
    Eccovi lo scoop del mese.
    in esclusiva per Goofynomics, le immagini rubate di Renzi che nel segreto della sua casa di Pontassieve prova i discorsi da tenere in Parlamento e in UE.

    http://youtu.be/OHwNEhtU2Fc

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  51. Chi di liberismo ferisce...: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11579381/Corriere--Scott-Jovane-si-assegna.html


    "Una beffa vergognosa ed eticamente inaccettabile". E' così che il comitato di redazione del Corriere della Sera bolla l'ordine del giorno del consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup che prevede l’attribuzione di consistenti bonus (premi) all’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e a un’altra ventina di manager di vertice. "Questi premi sono la ricompensa per i "risparmi" da 92 milioni di euro realizzati finora, in massima parte, a spese dei lavoratori (o di molti ormai ex lavoratori) del gruppo", tuonano i giornalisti che da oggi sono in assemblea permanente. "Chiediamo di cancellare questo punto dell’ordine del giorno, ritenendolo una beffa vergognosa ed eticamente inaccettabile nei confronti dei dipendenti del gruppo e nei confronti di tutto il Paese, impegnato ad ogni livello in pesanti sacrifici e tagli".

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  52. Ho appena inviato per e-mail l'indirizzo di questa pagina ad alcuni amici: la lettera iniziale e le risposte giunte meritano d'essere lette da più persone possibili. Nello scrivere il testo d'accompagnamento mi è ritornata alla mente una frase ch'era in presentazione al primo dei due films girati da Clint Eastwood e dedicati alla sanguinosissima battaglia di Iwo Jima (Flags of Our Fathers), in cui le vite di alcuni reduci, benché siano essi pieni di meriti, vengono stritolate dai meccanismi della propaganda e della società: "I soldati possono anche combattere per il loro paese, ma muoiono sempre e soltanto per i loro amici".

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  53. Toc-toc e' permesso? E' un anno circa che seguo assiduamente il blog e il Prof. nelle sue trasferte (presente a Pescara e al Tempio di Adriano a Roma) e ci saro' anche il 12 aprile. Ma e' la prima volta che scrivo e il perche' l'hanno spiegato gia' altri prima di me: non ho nulla da aggiungere.....sono solo una commerciante "diversamente europea" che storce il nasino davanti a post "tecnici". In compenso amo la profonda umanita' che emerge da post come questi e dalle relative risposte! Ognuno di noi ha la sua storia e la sua croce da portare e a Gianni, da donna, mi sento di dire solo che NON abbiamo bisogno di rose e di regali, ma solo di VOI, dei nostri uomini che abbiamo scelto per condividere TUTTO, gioie e dolori!
    Non ci spaventa fare sacrifici e rinunce, ma non toglieteci la possibilita' di conoscere i vostri pensieri e lenire le vostre pene!
    Il regalo piu' bello mio marito me lo ha fatto quando ha voluto a tutti i costi, anche quando non mi dimostravo interessata, condividere con me la lettura di questo blog. Da allora, quando non parliamo dei nostri figli o dei conti che non quadrano MAI, ci confrontiamo sugli innumerevoli spunti di riflessione che troviamo qui ogni giorno. (Ha visto Prof.? oltre che un Magister vitae e' anche un consulente matrimoniale!!)
    Grazie Prof. di cuore per tutto cio' che sta facendo e mi rammarico perche' il mio contributo si riduce solo a qualche spicciolo dell' odiato conio.
    P.S. mi farebbe molto piacere conoscerla di persona il 12 e se fino a ora non l'ho fatto, mi creda, non e' solo timidezza.....e' piu' un senso di inadeguatezza, un sentirsi piccola piccola davanti a un gigante.
    Con profonda stima. Francesca.

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    1. Di gigante c'è solo il mio stress, che si scarica normalmente su Rockapasso, o su Vanna, o su Massimo, e oggi, eccezionalmente, su Verhofstadt. Mi capirete se, dopo aver letto questa lettera e i suoi commenti, sentire lo Tsipras "de destra" parlare dei cambiamenti climatici come motivazione per l''UE, avendo dimostrato di non capire un cazzo di economia, mi ha un po' sconvolto.

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    2. L'unica cosa gigante è il mio stress, che ogni tanto si scarica su Rockapasso, ogni tanto su Vanna, e oggi su Verhofstadt (da 30:00).

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    3. Ma Pittella che fa? imita Albanese? cchiù pilu p' ttutti!

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    4. In effetti credevo che i cambiamenti climatici condizionassero la flora e la fauna, com'è accaduto nella mia regione un tempo ospite di ursus speleus e invece ora dotata di palme sul litorale.
      Quanto alla tramontana ululante all'imbocco delle valli nelle immediate periferie e al vento di mare nelle "creuze" esistenti ancor prima di De André, e alla loro influenza sul fallimento della prima banca locale (1250) nonché sul peso del genovino d'oro di poco inferiore a quello del fiorino, ecco, qualche medievista di vaglia consiglia di aspettare le previsioni del tempo.
      Non ho parole.

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  54. Una terza media come me non ha le capacità di scrivere bene, tanto meno di capire di finanza e di economia, ma quando perdi tutto il lavoro di una vita non te ne capaciti. Intorno a te ti spingono a pensare che è colpa tua, che sei un fallito perché non ti sei adeguato al mercato, non ti sei rinnovato (ma una carpenteria come cazzo si rinnova?) viene voglia di mollare, ma mollare veramente..notti e notti a cercare la ragione, notti in cui pensi al tuo capannone (quello che nei sogni doveva essere la tua pensione), ai tuoi macchinari, alla tua auto all'asta, i processi penali pendenti per le tasse non pagate, notti in cui il buio è talmente buio che ti fa pensare che non ti rimane altro che farla finita.
    E poi incontri sulla tua strada, Bagnai, Lo Monaco, Federico Zamponi, Marco Della Luna e tanti altri e cominci a capire che non potevi farcela, forze troppo grandi e organizzate lavoravano contro di te e non avevi alcuna speranza di farcela. …questo certo non ti fa stare meglio, ma ti ridà la dignità che ti avevano rubato…e rinasci perché non ti senti più fallita ma ribelle.
    Forza Carlo non sei solo, ti abbraccio forte.
    Colgo l'occasione per ringraziare questo blog e il Prof.che mi ha salvato la vita …e non sono parole tanto per dire.
    Scusate lo sfogo, ora mi taccio per altri quattro anni, ma continuerò a leggervi tutti i giorni aspettando - speriamo presto- il Prof. in Lombardia...e la fine di questo assurdo e insensato incubo.
    Amalia.

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  55. Però se si pensa a quelle persone senza più vie d'uscita che come recupero crediti potevano vedersi arrivare il solito stronzetto (e se chiudo gli occhi me ne vengono in mente...) e invece si vedono arrivare un essere umano, che magari si siede a fianco a loro e riesce pure a restituirgli un po' di speranza.
    Gianni, è dura, è durissima, ma se ci pensi quella lista di persone che le cariatidi che ci governano, quei nosferatu mal nati e purtroppo non ancora schiattati, quei finto gggiovani che han fatto carriera a forza di calci in culo mediatici, quegli intellettuali troppo, troppo illuminati, quella lista di persone che costoro vorrebbero solo nascondere alla vista dell'opinione pubblica, tu probabilmente, anzi sicuramente, hai fatto in modo di accorciarla. E' dura, è durissima, ma pensaci, non è inutile. Si può dire la stessa cosa dei piccoli Eichmann di cui sopra? Al meglio inutili, al peggio dannosi. Pensaci quando ritorni in macchina da quei giri interminabili: durissimo, ma non inutile.

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  56. Esperienza toccante la tua.

    "Nessuno, saggio o sciocco, giovane o vecchio, può sfuggire alla morte."

    Neppure shulz, van rompuy o amato vi potranno sfuggire. La qualità di quello che sta in mezzo, tra la nascita e la morte, la sviluppiamo noi nonostante le avversita', e le persone aride non fanno altro che condurre la propria vita in una inutile austerita'.

    Dal momento che esponi la tua sensibilita', la tua vita non sarà mai inutile. Lo so che quando ti manca un reddito è come se ti mancasse la terra da sotto i piedi, ma dobbiamo vincere, per te, per tua moglie, per le persone che non riescono ad onorare i propri debiti, per i giovani e per noi.... e non abbiamo scelta.

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  57. Coraggio Gianni, dobbiamo resistere perché un giorno le cose cambieranno e noi dobbiamo esserci. Questa disperazione di massa è quanto auspicato da chi ci ha consegnato questa società infame basata sul darwinismo sociale (così magari qualcuno giunge all'atto estremo e non sono costretti a pagargli indennità di disoccupazione, pensioni ecc...), e in questo i potenti sono curiosamente alleati coi marxisti dell'Illinois, che auspicano questa disperazione per poter fare la rivoluzione. Mica vorremo darla vinta a questa gente, no? Un abbraccio!

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