mercoledì 14 dicembre 2011

I Bund: la bolla si gonfia...

Rapidamente.

Qualche tempo fa vi ho parlato della prossima bolla, quella dei Bund. Oggi, mentre i giornali italiani si affannano (poveretti) a deprecare la scelta di Cameron e a vaticinare le peggiori sventure per il Regno Unito, non possono però nascondere che gli investitori accorti si stanno tenendo sempre più alla larga dai Bund, e, guarda caso, lo fanno a vantaggio della sterlina. E fanno bene, per due motivi: il primo è che i Bund sono definiti in una valuta, l'euro, che domani potrebbe anche non esserci più (nella peggiore delle ipotesi... che però è sempre meno remota); il secondo, lo aggiungo io (ma non da solo), è che la Germania è una tigre di carta, che finora è vissuta alle spalle dei paesi periferici dell'eurozona, ma che d'ora in avanti (avendoli praticamente stesi) dovrà competere sul mercato globale. E lì per lei tira una brutta aria.

Esorterei però a non gioire troppo, nazionalisticamente, dei guai nei quali si trovano i "primi della classe". Sono guai ampiamente meritati, data la totale mancanza di visione strategica che denotano, ma che complicano la situazione. Perché, lo ho sempre detto: se fossi veramente sicuro che "i tedeschi sono migliori di noi", e che la soluzione della crisi fosse, come alcuni ingenui (?) dicono, "diventare un po' più tedeschi", sarei tranquillo. Ich spreche Deutsch.

Ma la soluzione mi sembra più complicata. L'unica cosa certa è che la gestione becera del dibattito politico interno alla Germania convincerà la parte più pericolosa dell'elettorato tedesco che la colpa è dei pigri del Sud. Che poi saremmo noi. A proposito, ci dormo su (ma trovare il sonno sarà difficile).

3 commenti:

  1. in ogni caso prof. aveva ragione, sto seguendo porta a porta (a mo' di cabaret) ed ho sentito Alfano dire:
    "questa storia che ce lo dice l'Europa-che sempre più spesso significa ce lo dicono i francesi ed i tedeschi- sta cominciando a stancare... noi dobbiamo fare gli interessi degli italiani in primo luogo e solo dopo vedere se è possibile farli coincidere con quelli di tedeschi e francesi.."

    Semmai qualcuno (fra i grandi sistemi partitici) parlerà "male" dell'euro e dell'europa sarà sicuramente la destra.

    Giuseppe

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  2. Tranquillo: succederanno anche le altre cose elencate in "l'uscita dall'euro". E il problema è che ci toccherà ringraziare Alfano anziché, poniamo, Vendola! La sinistra sorpassata a sinistra dalla destra! Aveva ragione Flaiano: in Italia la realtà supera la fantasia.

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  3. Buongiorno professore, leggo Goofy con grande interesse e mi trovo sempre d' accordo con la sua visione sia strategica che ironica delle cose, quindi non chiedo mai nulla. Quello che vorrei però domandarle oggi è: ora che il rogo si appressa- e ho buoni motivi per credere che il rogo della Germania e della sua tracotanza arriverà proprio dalla Francia, non appena si troverà, nella seconda metà del 2012, toccata al pari di noi 'paria' del Sud ( o così ci considerano 'quelli' ), come penserà di risollevarsi? Perché vede, io condivido l' ottimismo ( forse perversamente ) del buon Andrea Mazzalai: ossia che con 60 miliardi di subprime americani in pancia, e con una competitività su scala globale impossibile da sostenere coi Bricsm per l' ingorda Germania, la Frau Merkel li riporterà alla fame, mentre gli altri paesi periferici- noi in testa- saremo lieti di esserci tolti questo cancro. So che lei è educato e ne stima qualche espressione culturale, ma io non sono altrettanto educata, e trovo che la loro arte, come la loro grettezza, mi faccia schifo.

    Cordialmente e sempre seguendola con stima, affetto e simpatia

    LysdeFrance o se preferisce 'Ghigliò d' Italià'

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